Salerno: Antonella e Raimondo
Maria Amendola
Un’antica leggenda d’amore è legata alla fontana che si trova collocata in via San Benedetto, vicino al Museo Archeologico Provinciale di Salerno.
Leggenda: nel XVI secolo la Regina Margherita d’Angiò-Durazzo (28 luglio 1347 – 6 agosto 1412) dopo l’assassinio del marito Carlo III d’Angiò – Durazzo (1345-24 febbraio 1386) raccolse la sua corte presso l’antica reggia normanna di Palazzo Terracena (quartiere Hortus Magnus). Essa regnava al posto del figlio Ladislao I (15 febbraio 1377– 6 agosto 1414, detto il Magnanimo). La dama più buona e bella della regina Margherita era Antonella, una ragazza umile. Un giorno Ladislao ritornando dalla guerra decise di fermarsi dalla madre, con i suoi guerrieri, tra questi vi era il fedelissimo Raimondo, un giovane nobile di famiglia ungherese . Presso la fontana Antonella e Raimondo si innamorarono. Un’ancella avvertì Ladislao, che non poteva permettersi di perdere il suo cavaliere più valoroso, proibì al giovane di sposare Antonella e gli ordinò di tornare in guerra e fece rinchiudere lei in convento. In due anni di guerra Raimondo si distinse come sempre e Ladislao gli concesse di tornare a Salerno e sposare la bella fanciulla. Il matrimonio avvenne, ma lui non sposò la usa amata Antonella bensì l’invidiosa e perfida sorella gemella Vanna, che lo ingannò. La regina in punto di morte convocò il figlio Lanislao che si presentò con Raimondo e Vanna a seguito. Lì la regina chiese della sua fedele ancella Antonella, e quando Vanna le fu presentata come Antonella la regina svelò l’inganno asserendo che la sua ancella era in fin di vita a causa della peste nella camera accanto. Raimondo accorse al capezzale di Antonella che gli spirò tra le braccia. Il cavaliere accecato dal dolore in preda alla follia vagò per tutta la vita in cerca della sua amata, sospirandone il nome. Si dice che lo spirito di Raimondo in cerca di Antonella si aggiri in città nelle notti più buie e in quelle di tempesta.
Secondo la leggenda vedranno realizzato il proprio sogno d’amore le ragazze che nel mese di agosto berranno l’acqua di quella fontana e dopo aver recita le seguenti parole “anima della fontanella di Margherita, la regina bella, caccia le lacrime di Antonella, tradita dall’infame gemella”, se dopo aver chiuso il getto d’acqua vedranno cadere sei gocce, ma le dovranno raccogliere in un contenitore e conservarle. Si dice, infatti, che quelle sei gocce in realtà siano le lacrime della bella Antonella.