Salerno: Popolari e Moderati, restauro Convento “Santa Maria Maddalena”, Salzano scrive a Sindaco Napoli
Caro Sindaco, apprendo da alcuni articoli di recentissima pubblicazione sulla stampa cittadina che l’antico Convento di “Santa Maria Maddalena”, situato nel cuore del centro storico della città vecchia, e precisamente lungo “Salita Motevergine”, avrebbe ottenuto “l’autorizzazione per lavori di restauro, di risanamento e recupero con destinazione residenziale”.
Non so se risponda al vero che il Settore urbanistica del Comune avrebbe rilasciato in data 28 Settembre 2021 l’autorizzazione paesaggistica n.104 ad una Società che, tra l’altro, “non sarebbe la proprietaria del complesso”.
In verità già nel Marzo del 2012 era stato rilasciato un Permesso a costruire civili abitazioni, ma a quell’atto non c’era stato alcun seguito e tutto era rimasto lettera morta.
Tutti conoscono il valore storico e culturale dell’antico Convento e della Chiesa ad esso annessa: le sue origini risalgono ad oltre 1000 anni fa e presenta (forse meglio sarebbe dire presentava !) al suo interno memorie di grande importanza, come “dipinti e statue di pregevole fattura”. Fino a pochi anni orsono la struttura, nella quale si sono succeduti vari ordini monastici, ha ospitato l’Associazione “Casa Betania” del Rev. Tomay, ma una volta sfrattata, il bene è stato messo in vendita dall’Archidiocesi, dopo la perizia di un tecnico che l’ha valutata 6,5milioni di euro.
Stando agli articoli che mi è capitato di leggere il bene è stato ceduto ad una Società di Cava de’ Tirreni per 1milione di euro, “un affare straordinario”.
Poiché la storia della intera vicenda, che chiama in causa l’Arcidiocesi, il Comune, il Ministero dei Beni culturali, la Soprintendenza di Salerno , mi sembra davvero curiosa, sconcertante e paradossale, mi rivolgo a te, caro Sindaco, di cui è nota la tua sensibilità alla valorizzazione e conservazione del patrimonio artistico della città, perché tu possa appurare se le notizie apprese dalla stampa rispondono al vero e se la Soprintendenza, di solito sempre così occhiuta, attenta, solerte e vigile, abbia esaminato con il rigore del caso gli atti di sua competenza e soprattutto come abbia catalogato il bene in questione, che, tra l’altro appartiene alla storia della nostra città.
Aniello Salzano – Coordinatore Popolari e Moderati