Rimettere il Crocifisso nei luoghi pubblici: proposta leghista per orientare al bene
Rita Occidente Lupo
C’è la proposta leghista per rendere obbligatoria l’esposizione del Crocifisso nelle scuole, uffici e carceri.
Ci sarebbero multe salate per chi li toglie e per l’impiegato addetto che non ottempera alla legge.
Il simbolo del cristianesimo, indipendentemente dalla credenza religiosa, ci ricorda l’evoluzione storica, ma soprattutto sociale di tante nazioni. Nel bene e nel male, attraversando e superando contrasti anche cruenti, si è giunti a concepire ed applicare nella vita delle nazioni, concetti di libertà e di amore.
Era ora che ci riappropriassimo della nostra cultura e che facessimo passi in coerenza con un credo religioso che vanta la culla del Pontefice nel Paese. Purtroppo, in nome del laicismo, l’Italia ha smarrito la memoria del suo credo e contrariamente ad ogni Paese, che vanta fino alle punte più esasperate la propria religiosità, sta sperimentando una deriva anche generazionale, orfana di punti di riferimento. Le chiese sempre più vuote di fedeli, gli oratori sempre più scarni di presenze. Eliminando la formazione cristiana, a malapena imbastita in funzione della Prima Comunione, l’avanzata tecnologica offre ogni giorno il fianco ad episodi sconcertanti di violenza in ogni campo. Sarebbe bello ripristinare la sana abitudine, come un tempo, d’indirizzare le azioni della giornata anche scolastica, al bene, dopo aver recitato la preghiera all’inizio delle lezioni. Pregare, oggi, ancora l’antidoto al male nel mondo che scuote tutti, ma che non ha la volontà di andare a ritroso, nel ripristinare antichi valori, che in ogni caso hanno retto le sfide del mondo!