Olio ed emigrazione

Olio ed emigrazione
Giulio Caso
Con l’avvento dell’era dei frantoi e lo spostamento degli interessi economici verso quest’ultimi, si riduce sempre più la produzione di olive in Italia. Ciò è anche conseguenza di vari incentivi economici ai “frantoiani” invece che alla messa in opera di nuove piante.
Ecco perché bisogna ponderare bene a chi dare i bonus e le modalità di erogazione. Se si aggiungono anche fattori naturali si possono creare situazioni che sfuggono di mano.
Anche in quasi tutte le nazioni estere è in calo la produzione di olive.
 Fra le poche eccezioni: la Tunisia.
Tornando al discorso di cui sopra, una lungimirante politica estera collegata al concetto di aiuti “a casa loro” (ma il mondo è di tutti),  ricordando che, purtroppo, la produzione di olive tunisine non emerge  troppo per qualità, si potrebbe, appunto cercare proprio in questo settore una base di accordi in tal senso. Garantisci la qualità, oppure ti fai aiutare da noi per ottenerla e aumenteremo i rapporti commerciali perché inseriremo giustamente il tuo olio fra quelli consigliabili.
Lasciamo i particolari tecnici agli esperti, ma una maggiore qualità e produttività porterebbe, in loco  maggiore occupazione, con attrazione per chi venendo da altri paesi, cerca lavoro, e benessere. Con vantaggi reciproci.