Salerno: Olga Schiavo     

Salerno: Olga Schiavo     

Maria Amendola

 L’illustre artista nacque  a Salerno il  4 febbraio 1912, fu l’ottava ed ultima figlia dell’industriale e Commendatore dell’Ordine della Corona d’Italia Vincenzo e di Rachele Bevacqua. Pasquale Avallone e Antonietta Casella Beraglia furono suoi maestri. L’artista ebbe una brillante attività artistica e musicale:

  • con l’opera “Lo studio” partecipò alla “Prima Mostra fra artisti del Salernitano” nel 1927, a soli quindici anni;
  • nel 1929 conseguì il diploma in pianoforte presso il Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli e dopodiché sarà impegnata in manifestazioni concertistiche di livello, oltre a ricoprire la carica di insegnante di musica presso l’Istituto Magistrale di Salerno;
  • ricoprì ruoli istituzionali artistici di rilievo: fu caporedattrice per la sezione salernitana della rivista de “La Donna Italiana”;
  • nel 1932 organizzò la “Prima Mostra Femminile d’Arte”, in quanto responsabile della sezione “Arte” del Circolo Donne Professioniste ed Artiste;
  • nel 1933, alla “Seconda Mostra Salernitana d’Arte”;
  • fra il 1933 e il 1949 espose le sue opere a Roma, a Firenze, a Bari, a Napoli e a Positano, con commenti positivi su varie testate;
  • si dedicò anche alla ceramica e fu allieva di  Renato Rossi.

Nel 1938, a causa di problemi di salute, abbandonò la pittura, ma le sue opere non caddero mai nell’oblio, continuarono ad essere esposte. Nel 1990 la Schiavo donò dieci dipinti per lascito testamentario alla Pinacoteca provinciale di Salerno, dove già erano esposte alcune sue opere in modo permanente. E la stessa cosa avvenne con quelle opere appartenenti alla collezione d’arte del Palazzo antico della Camera di Commercio di Salerno. I temi principali della sua arte sono i ritratti dei familiari, i paesaggi, le nature morte e le atmosfere di interni. Nella sua tecnica la ricerca sulla profondità e sulla luce sono evidenti, accentuata con l’uso del bianco.  Per la produzione ceramica crea soprattutto mattonelle su cui riproduceva motivi a grottesche ed opere classiche ( Pollaiuolo, Botticelli e Giorgione ) oltre che scorci paesaggistici a gusto settecentesco. Il 19 ottobre 1991 morì a Salerno.