Scafati: Ospedale, decesso 60enne a “Mauro Scarlato”, Sindaco Aliberti replica ad Asl
Il Sindaco Angelo Pasqualino Aliberti interviene nuovamente sul caso del 60enne giunto mercoledì mattina in arresto cardiaco all’ospedale “Mauro Scarlato” di Scafati, dopo che i familiari avevano tentato di contattare il 118. Il primo cittadino intende replicare alla Direzione generale dell’Asl Salerno che, in una nota diffusa in mattinata, ha comunicato che i familiari del 60enne non avevano effettuato alcuna chiamata al servizio 118.
“La Direzione Asl farebbe bene a tacere di fronte a simili tragedie – ha dichiarato il Sindaco Angelo Pasqualino Aliberti – e, invece di fare comunicati stampa, provvedesse ad aprire il pronto soccorso del Mauro Scarlato, come stiamo chiedendo da mesi. Ho personalmente contattato i familiari del nostro concittadino morto mercoledì mattina, i quali mi hanno confermato di aver chiamato continuamente il 118 quel giorno, prima di decidere di correre verso l’ospedale, in preda alla disperazione. Mi hanno anche mostrato gli screenshot delle telefonate partite da almeno due distinte utenze. Chiamate senza risposta. Richieste di aiuto senza esito. Tutto questo è vergognoso. Il 60enne ha atteso di essere soccorso per almeno dieci minuti dopo essere stato colto da malore. Quando i familiari hanno visto che dal 118 non rispondevano, hanno preso un’auto e si sono diretti all’ospedale di Scafati. Gli stessi familiari del signore deceduto mi hanno anticipato che denunceranno quanto è accaduto chiedendo l’intervento dell’autorità giudiziaria. E noi, intanto, come Comune, ci costituiremo contro l’Asl per la inottemperanza dell’ordinanza che ho firmato il 25 ottobre scorso, chiedendo anche l’intervento del prefetto affinché si verifichino le eventuali responsabilità. Il presidente De Luca ed i suoi fedelissimi continuano a strumentalizzare la sanità come mezzo di attacco politico per delegittimare l’avversario. Andremo avanti per la nostra strada fino a quando non apriranno il pronto soccorso del Mauro Scarlato riorganizzando allo stesso tempo il servizio di emergenza sul territorio, a garanzia del diritto alla salute delle nostre comunità”.