Cava de’ Tirreni: sindacati su tavolo negoziale rideterminazione Fondo P.O. ed Alta Professionalità

Cava de’ Tirreni: sindacati su tavolo negoziale rideterminazione Fondo P.O. ed Alta Professionalità

Il tavolo negoziale tenutosi il 21/11/2023 presso il Comune di Cava de’ Tirreni si è chiuso con l’approvazione del contratto decentrato integrativo con il quale la delegazione trattante di parte pubblica e di parte sindacale hanno condiviso, per l’anno 2023, anche la conferma di tutti gli istituti contrattuali di natura economica finanziati nell’anno 2022.

Preliminarmente le scriventi OO.SS. FP CGIL, UIL FPL E CSA, hanno consegnato al tavolo della presidenza il documento allegato con il quale sostanzialmente hanno esposto i motivi per i quali il Comune non può destinare le risorse risparmiate sui tagli lineari delle posizioni organizzative al riallineamento del bilancio.

Su questo tema la Parte pubblica non ha voluto aprire alcuna discussione.

Queste OO.SS. hanno sollecitato in via d’urgenza l’incontro già richiesto con nota n. 653/2023, anch’essa allegata (sulla delibera di Giunta comunale n. 12/2023 “Rideterminazione stanziamento fondo posizioni organizzative”).

Hanno inoltre stigmatizzato il fatto che al 21 novembre anche per quella odierna come per gli anni passati non si può parlare di trattativa negoziale poiché di fatto è un consuntivo di scelte già operate da questo Ente. Pertanto anticipano che se per l’annualità prossima non si rispetteranno i termini stabiliti dal contratto (e quindi i tavoli negoziali vanno attivati già a gennaio) saranno assunte tutte le iniziative a tutela dei dipendenti e del sindacato, anche in considerazione dei pensionamenti per effetto dei quali, in mancanza di possibilità di nuove assunzioni, si è determinata anche per il 2023 una contrattazione “al buio”, che anche oggi è stata accettata dalle OO.SS. per evitare che i lavoratori perdano salario.

A tale riguardo è stato però chiesto un quadro completo e analitico dell’utilizzo delle risorse per specifica responsabilità e di turnazione e reperibilità, con riguardo anche alle aree di assegnazione e inquadramento dei beneficiari. A tal proposito è stato chiesto l’impegno della Parte Pubblica di rivedere il sistema indennitario tenuto anche conto dell’obbligo derivante dal contratto nazionale di rivedere i regolamenti P.O. e specifiche responsabilità.

E’ stato inoltre chiesto di disciplinare il lavoro supplementare, visto anche l’alto numero di dipendenti in part time. Tale misura, che non impatta sul fondo, potrebbe allievare infatti le difficoltà relative alla forte carenza di personale.

Relativamente ai nuovi “differenziali” si è chiesto di massimizzare la percentuale dei beneficiari ma l’Amministrazione è rimasta ferma sulla proposta del 40%. Sul tema è stato chiesto che l’accesso ai differenziali avvenga con il 60% del punteggio e non del 70% che lascerebbe fuori i dipendenti neo assunti. E’ stato inoltre chiesto l’adeguamento contrattuale per il personale educativo inquadrato nell’area degli istruttori e per il personale della Polizia Locale inquadrato nelle aree di coordinamento già sul 2023.  Tale istanza è stata recepita. Inoltre è stato chiesto di riportare nel contratto anche la sezione relativa agli educatori degli asili nido con riferimento tra l’altro alla corresponsione dei buoni pasto.

Infine è stata ribadita la necessità di trasformare i rapporti parziali per le assunzioni possibili “in deroga”, cosa che si ritiene assolutamente inderogabile.

Se dal punto di vista economico per quest’anno non vi sono novità di rilievo, resta completamente aperta la questione sollevata da queste OO.SS. e dai propri delegati RSU che saranno oggetto dell’assemblea convocata per il 28 novembre p.v.

Allo stato le questioni sollevate, a partire dalle gravi offese a un “Corpo dipendenti” che con abnegazione e rispetto per la città sta lavorando per la regolare erogazione dei servizi in un clima buio per l’Ente pervenute in Consiglio comunale, non sono state all’ordine del giorno del governo cittadino e anzi sono rimaste nel silenzio più assoluto. Pertanto, avendo assunto e fatto proprio integralmente il documento della RSU che pure qui si allega, le proposte e le proteste da attuare saranno decise nell’Assemblea del 28 novembre, cui tutti i dipendenti sono invitati a partecipare fruendo dei permessi per assemblea resi disponibili dal CCNL per la cui fruizione sono tenuti ad organizzarsi i dirigenti e non i lavoratori.

Tanto si doveva.

I delegati RSU e le Segreterie provinciali CGIL, UIL, CSA