Regione Campania: Salute, consigliere Manfredi “Legge su pet therapy avanguardista”
Riconosciuta come cura ufficiale dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 28 febbraio 2003, la Terapia assistita dagli animali affianca e integra le terapie tradizionali, contribuendo al consolidamento del rapporto emotivo con il paziente e stimolando la sua partecipazione attiva.
La proposta di legge recepisce i principi fissati dalla Carta di Modena del 2002, gli accordi stabiliti dalla Conferenza Stato-Regioni in merito alle linee guida nazionali sugli Iaa e si adegua a quanto previsto dall’accordo sulla Linee guida nazionali sancito tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano nel maggio del 2015.
Gli interventi vengono classificati in tre tipi: Terapia assistita dagli animali, con interventi terapeutici e riabilitativi rivolti a persone con patologie fisiche, neuromotorie, cognitive, psichiatriche o psicologiche; l’Educazione assistita dagli animali, con interventi sulla sfera dell’apprendimento per stimolare la crescita relazionale delle persone; l’Attività assistita dagli animali, con interventi di tipo ludico-ricreativo. Le prestazioni possono essere erogate solo presso centri specializzati e strutture pubbliche o private in regola con le norme amministrative, edilizie e sanitarie. L’equipe multidisciplinare deve comprendere un medico veterinario esperto in Iaa, che collabora con il responsabile di progetto e il coadiutore dell’animale. Per gli interventi con finalità terapeutica, il responsabile del progetto è un medico specialista o uno psicologo-psicoterapeuta; per le finalità educative è un pedagogista, educatore professionale, psicologo o psicoterapeuta; per le finalità ludico-ricreative il ruolo di coordinamento è svolto da figure professionali con comprovata esperienza in relazione agli obiettivi del progetto.
Gli animali coinvolti sono cane, gatto, cavallo, asino e coniglio. La proposta di legge si pone all’avanguardia tra le normative regionali, in quanto solo Emilia Romagna, Toscana, Calabria e, recentemente, la Lombardia, prevedono una disciplina ad hoc per la tutela degli animali coinvolti, che vanno gestiti nel rispetto delle disposizioni in materia di polizia veterinaria e salute e benessere degli animali, con l’obbligo di registrazione e identificazione nelle anagrafi nazionali. Al termine della carriera, inoltre, è vietata la macellazione per fini alimentari e va assicurato il corretto mantenimento in vita, anche attraverso l’adozione da parte di associazioni e privati.
La proposta di legge non prevede nuovi o maggiori oneri per il bilancio regionale e impone alle strutture che già operano in questo ambito di adeguarsi alle nuove disposizioni entro 24 mesi dall’emanazione del Regolamento da parte della Giunta regionale.
“Questa legge pone la Campania all’avanguardia sul fronte della pet therapy – sottolinea Manfredi – E’ il compimento di un lungo percorso che voglio dedicare alla professoressa Francesca Menna, che ci ha lasciati prematuramente e che ha dedicato la sua vita personale e professionale alla tutela degli animali e al loro coinvolgimento per contribuire ad alleviare la sofferenza alle persone con problemi fisici o psicologici. Ringrazio lei, con cui abbiamo cominciato questo lavoro, ma anche Paolo Siani, con cui abbiamo collaborato nel corso della precedente legislatura in Parlamento e che ha si è occupato della definizione delle linee guida nazionali. Un ulteriore ringraziamento va a Roberta Gaeta, che ha dato un contributo importante sulla parte che riguarda la tutela degli animali”.