Riccardo Cuor di Leone a Salerno    

Riccardo Cuor di Leone a Salerno    

Maria Amendola

Riccardo I d’Inghilterra (1157-1199) è un’iconica figura sia in Inghilterra che in Francia. Era il terzo dei cinque figli maschi del re Enrico II d’Inghilterra (1133-1189) e della duchessa Eleonora d’Aquitania (1122-1204). Egli è noto come “Riccardo Cuor di Leone” perché ha sempre mantenuto l’abitudine (coraggiosa) di combattere tra i suoi soldati proprio in prima fila. Tra le tante guerre egli ha combattuto anche nella terza crociata (1189-1192) che è conosciuta come la “crociata dei re”, infatti è ingente il numero di re crociati che parteciparono alla lotta contro il sultano musulmano Saladino, nel tentativo, vano, di riconquistare territori ceduti in Terra Santa e naturalmente Gerusalemme. Sulla via per la Terra Santa nel settembre 1190, Riccardo Cuor di Leone giunse in Sicilia, dove la sorella Giovanna (1165-1199), vedova da un anno del re di Sicilia Guglielmo II il Buono (1153-1189), era  stata rinchiusa nel castello della Zisa dal nuovo re  Tancredi di Sicilia (1138-1194). Riccardo chiese la liberazione della sorella e la restituzione di tutta la dote, Tancredi la liberò, ma non restituì tutta la dote. Riccardo adirato occupò Messina. Lì fece costruire una torre di legno “Mata Grifone” (l’ammazza greci). Tancredi si presentò sul posto con le sue truppe, ma preferì un accordo: a Giovanna consegnò altre 20 000 once d’oro, e consegnò altre 20 000 once d’oro a Riccardo in cambio di una sua alleanza contro l’imperatore Enrico VI di Svevia (1165-1197), che era marito di Costanza d’Altavilla  (1154-1198), e zia ed erede di Guglielmo II il Buono (1153-1189), in quanto era la sorella di Guglielmo I il Malo (1120-1166). Nel settembre 1192 Riccardo giunse a una tregua di 3 anni col il sultano Saladino, anche se Gerusalemme rimase nelle mano dei musulmani. Riccardo lasciò la Terra Santa il 9 ottobre e fu catturato dal duca d’Austria, Leopoldo V, cioè Leopoldo di Babenberg detto il Virtuoso (1157 1194), sulla strada di ritorno, con il quale ebbe contrasti durante l’assedio di San Giovanni d’Acri (28 agosto 1189-12 luglio 1191, il primo sconto della terza crociata). Riccardo Cuor di Leone in seguito fu consegnato all’imperatore Enrico VI di Svevia figlio del Barbarossa. Dopo il pagamento del riscatto (150.000 marchi d’argento) fu rilasciato dopo quindici mesi. Ma non tutti sanno che Riccardo Cuor di Leone soggiornò a Salerno. Tra l’XI e il XIII secolo la Scuola Medica ha vissuto un momento definito “aureo” e nel 1190 Riccardo Cuor di Leone dimorò in Salerno per farsi curare le gravi ferite riportare durante l’assedio di San Giovanni d’Acri dai celebri medici della scuola. Riccardo fu guarito dai medici salernitani a cui richiese di scrivergli un manuale sulle regole sanitarie da portare con sé in Inghilterra. Per tal motivo alcuni ipotizzano che il “Regimen Sanitatis Salernitanum”, dedicata ad “Rex Anglorum”, sia in realtà dedicata proprio a Riccardo Cuor di Leone duca di Normandia e re d’Inghilterra da 6 luglio 1189 al 6 aprile 1199 e non a Roberto II “Cosciacorta” (1052/54-1134) duca di Normandia e pretendente al trono d’Inghilterra), il figlio di Guglielmo il Conquistatore (1028-1087).