Nocera Superiore: visita pastorale del Vescovo Mons. Giudice all’I.C. “Fresa – Pascoli “

Nocera Superiore: visita pastorale del Vescovo Mons. Giudice all’I.C. “Fresa – Pascoli “

Dirigente Scolastico Michele Cirino

Il 13 dicembre p.v. alle ore 10,00  il Vescovo della diocesi Nocera- Sarno S.E. Mons. G. Giudice incontrerà la comunità scolastica dell’I.C. “Fresa – Pascoli” di Nocera Superiore.

Ci stiamo avvicinando al Natale e come da un po’ di anni a questa parte qualcuno pone il solito problema: presepe sì, presepe no nelle scuole. Questo ciclico appuntamento, riproposto ogni volta forzando il concetto di una sacrosanta libertà di pensiero, oggi è ancor più sottolineato dal fatto che le nostre scuole sono i maggiori centri di aggregazione multiculturale che esistano sul territorio nazionale. La dimensione multiculturale dell’esperienza quotidiana, in realtà, è spesso percepita come una minaccia: convivere con persone che hanno diversi valori di riferimento sembra un’impresa non sostenibile se non a prezzo della perdita di qualcosa che si sente proprio e irrinunciabile. Da qui il richiudersi a riccio, a difesa di un’identità spesso più proclamata che vissuta, mentre si scivola inconsciamente in un modo omologato di vivere, dove ogni diversità viene meno.

La visita Pastorale intende esprimere, invece, l’attenzione e la vicinanza della Chiesa a tutte le realtà culturali, educative e sociali del territorio e la volontà di collaborare con le Istituzioni, per una società improntata sul rispetto, al dialogo, alla ricerca del bene comune di tutti e per tutti.

In questo momento storico dell’umanità, il senso di questa visita va trovato nell’intenzione del Vescovo di testimoniare con forza e con insistenza i valori della fraternità, della solidarietà, dell’accoglienza, dell’inclusione e condivisione, con un’apertura al tema riguardante la pace nel mondo che coinvolge l’umanità intera.

L’esperienza cristiana su cui il Natale aiuta a riflettere non è in contraddizione con ciò di cui l’umanità in generale ha bisogno. Si parla di necessità di cambiamento, ma il cambiamento parte dalla persona, dalla possibilità che ha di “risvegliarsi”. Gandhi diceva:” Cambia in te stesso quello che vorresti cambiare negli altri”. Il cambiamento avviene per lo più grazie ad un incontro con un fatto obiettivo, indipendente dalla persona che fa l’esperienza, ma che rileva immediatamente come il

significato del fatto sia in corrispondenza con il significato della propria esistenza.

L’incontro con gli studenti ha, pertanto non solo un carattere religioso ma, umano e culturale oggi più che mai urgente e necessario per una sana e completa crescita spirituale dei ragazzi.

Questa visita pastorale può davvero definirsi un evento di grazia per tutta la comunità scolastica dell’I.C.” Fresa – Pascoli “intesa come una specifica parte del popolo di Dio, circoscritta territorialmente che, viene affidata alla cura pastorale di un Vescovo a cui si affidano pensieri, riflessioni, preoccupazioni, ansie che attraverso il dialogo e la buona predisposizione d’animo, possono trasformarsi e promuovere sensibilità e attenzione verso gli altri.

Se educare significa “introdurre alla realtà”, di fronte all’artificializzazione e alla virtualizzazione dell’esperienza, questo sembra essere un compito in contro tendenza, ma vedendo i percorsi educativi e la relazione didattica come luogo di “narrazioni” (Bruner) che si scrivono con forza e potenzialità di ricordo nella mente dei bambini e dei ragazzi, si favorisce la costruzione dell’appartenenza e dell’identità “per crearci un posto nel mondo possibile che incontreremo” (Bruner). Non abbiamo bisogno di racconti qualsiasi, ma di narrazioni il cui significato rimane un sostegno per stare nel mondo.

Cosa può essere più efficace in tal senso del significato del Natale?