Alta mortalità per infezioni ospedaliere!
di Rita Occidente Lupo
Quando si parla di Sanità, la guardia sembra alzare la staffetta dei costi, più che quella della garanzia assistenziale. Ed invece questa detiene un ruolo rilevante nella sicurezza del paziente, specialmente in strutture super affollate. Il pericolo delle infezioni, non latitante! In rincaro nel nostro Paese: circa 7.800 decessi, lo scorso anno, per infezioni antibiotico resistenti nel corso di ricoveri ospedalieri. Quasi il doppio delle morti legate agli incidenti stradali. Il rischio fatale, legato a tali infezioni, pari alla somma delle maggiori malattie infettive messe insieme: influenza, tubercolosi e hiv.
In Europa circa 33.000 decessi all’anno, di cui quasi un terzo in Italia contratte in ospedale. Corrette pratiche preventive, potrebbero ridurre del 20-30% questo ‘gap’ nel percorso assistenziale, migliorando anche l’impatto economico sul sistema sanitario nazionale. La prevenzione transita da un’accurata profilassi, a partire dall’igiene personale: lavaggio delle mani, riscaldamento del paziente durante un’operazione chirurgica, medicazioni con tanto di sterilità, sì da debellare l’insorgenza di batteri infettivi.