Roma: DL anticipi, Ministro Santanché “Approvazione definitiva doveroso per regolamentare fitti brevi”
“Oggi diventa legge la regolamentazione degli affitti brevi: un primo passo che mette ordine in quello che al momento è, a tutti gli effetti, un vero e proprio far west. Questa nuova norma di legge – per la quale il ministero si è battuto nel corso dell’ultimo anno, coinvolgendo gli operatori del settore e le associazioni di categoria con diversi momenti di confronto – ha l’ambizione sia di tutelare chi fa impresa proteggendo la proprietà privata che di essere uno strumento per far emergere il sommerso. Questo è l’ennesimo risultato del governo Meloni che porta avanti una forte azione di contrasto all’abusivismo”. Così il ministro del Turismo Daniela Santanchè in riferimento all’approvazione del Dl Anticipi, che contiene, al suo interno, la “Disciplina delle locazioni per finalità turistiche, delle locazioni brevi, delle attività turistico-ricettive e del codice identificativo nazionale”.
Tale disciplina prevede che il ministero del Turismo, che detiene e gestisce la relativa banca dati, assegni, tramite procedura automatizzata, un Codice identificativo nazionale (Cin) alle unità immobiliari a uso abitativo destinate a contratti di locazione per finalità turistiche, alle unità immobiliari a uso abitativo destinate alle locazioni brevi e alle strutture turistico-ricettive alberghiere ed extralberghiere.
Inoltre, si prevede che le unità immobiliari a uso abitativo oggetto di locazione per finalità turistiche siano munite dei requisiti di sicurezza degli impianti e che, in ogni caso, tutte le unità immobiliari siano dotate di dispositivi per la rilevazione di gas combustibili e del monossido di carbonio funzionanti nonché di estintori portatili ubicati in posizioni accessibili e visibili, in particolare in prossimità degli accessi e in vicinanza delle aree di maggior pericolo e, comunque, da installare a una distanza di uno ogni 200 metri quadrati di pavimento, o frazione, con un minimo di un estintore per piano.
Si prevede, infine, nei casi di violazione delle disposizioni contenute nella norma, un regime sanzionatorio il cui ricavato rimarrà nella disponibilità dei Comuni per far fronte alle necessità legate al turismo.