Pino Daniele nel ricordo non solo dei fans…
di Rita Occidente Lupo
Se ne andò in silenzio, stroncato da un infarto a 59 anni, in nottata, il 4 Gennaio 2015, il cantautore amato da piazze non d’occasione. Blouse a spasso, in perenni jeans, tra struggente malinconia. Partendo da Terra mia e toccando vertici elevatissimi con “Napule è”. Pino Daniele. Tour tra migliaia di fans su ogni piazza. Un partenopeo che dopo l’incontro con James Senese, registrò una decisiva svolta nel percorso artistico. Una chitarra, note spezzate nell’aria, parole pizzicate dalla voce roca: impastata dal chiaro di luna, sfrondante la contemporaneità, per fissarsi in un oceano emotivo che solo Napoli sa dare in ogni tempo. Un girovagare pulsante, attraverso quel cuore partenopeo, stregante le piazze. Regalando alle folle, emozioni sempre più intense. La fitta collaborazione con famosi cantautori, della stazza di Paoli o con comici, della statura di Troisi. “Tu dimmi quando quando..” scriveva Troisi per il famoso film “Credevo fosse amore invece era un calesse”. Una delle colonne sonore più gettonate, di una pellicola che il comico senza tempo, girò tra le punte di una melanconica drammaticità giammai consunta. E Daniele, a rimbracciare la sua compagna di viaggio e di venture: rimbalzando la sua voglia di vivere, contagiosa per l’esigente pubblico giammai assonnato, nel plaudirlo estasiato. I suoi tanti dischi, magistrali interpretazioni, palpeggianti l’amore in ogni tempo, nella gamma sentimentale più consona ad ogni sfaccettatura esistenziale. Lui, abile nel saper sempre addolcire, anche “Quanno chiove”, per quel gioco magico di parole e suoni, che solo un cantautore che mette l’anima nei suoi pezzi, sa fare. Stemperando quelle pieghe di lontananza, che le distanze sembrano accorciare, quando il ricordo le rivisita senza rimpianti! Tra i suoi amici a piangerlo, in prima battuta Eros Ramazzotti a comunicare all’attonito mondo di fans, che già si preparava a plaudirlo nelle sue imminenti tournee, della sua scomparsa inconsolabile.