Ravello: Beato Bonaventura, rinnovato tradizionale rito accensione lampada votiva a Potenza

Ravello: Beato Bonaventura, rinnovato tradizionale rito accensione lampada votiva a Potenza
Una folta delegazione di fedeli di Ravello, accompagnati dal sindaco Paolo Vuilleumier, ha preso parte questa mattina nella chiesa di Malvaccaro, a Potenza, alla cerimonia di accensione della lampada votiva in ferro battuto, donata dal  maestro ravellese Tonino Esposito alla comunità potentina, in onore del Beato Bonaventura.
Nel corso della celebrazione religiosa, insieme al primo cittadino di Potenza, Mario Guarente, il sindaco Vuilleumier ha rinnovato il tradizionale rito che unisce da sempre le due comunità.
Presenti anche il vice presidente della Regione Basilicata, Mario Polese insieme a Vito Santarsiero e Tonino Pesarini, rispettivamente sindaco ed assessore alla sottoscrizione del gemellaggio avvenuto nel 2013. Da allora, infatti, il Comune di Ravello promuove il tradizionale pellegrinaggio nel capoluogo lucano, che diede i natali al Beato Bonaventura, le cui spoglie sono conservate e venerate nella chiesa di San Francesco, a Ravello.
“Una presenza costante per la nostra comunità – ha sottolineato il sindaco Vuilleumier nel suo intervento – L’attenzione alle fasce più deboli e ai bisognosi che ci viene dall’insegnamento del Beato Bonaventura, diventa ancora più importante nel nostro quotidiano, in un momento storico in cui è forte il disagio sociale ed economico, e in un mondo che soffre per le tante guerre ed ingiustizie”.
Il Beato Bonaventura nacque a Potenza il 3 gennaio 1651 da Lello Lavanga e Caterina Pica nel centro storico in un vicolo di Via Pretoria oggi a lui dedicato. Dopo essersi formato presso il Convento di San Francesco a Potenza, il 4 ottobre 1666 inizia il noviziato a Nocera presso i Francescani Frati Minori Conventuali.
Non ritornerà più a Potenza. La sua intensa attività pastorale, accompagnata da miracoli e prodigi, si sviluppò in Campania soprattutto a Nocera, Ischia e in costiera amalfitana, luoghi ove è molto venerato. Morì a Ravello il 26 ottobre 1711. Il 4 giugno 1770 con decreto sulle eroicità delle virtù, fu dichiarato Venerabile. Il 26 novembre 1775 ci fu la solenne beatificazione in San Pietro. E’ in corso il processo per la canonizzazione.