Amicizie… virtuali

Amicizie… virtuali
Giulio Caso
Ogni tanto riceviamo richieste d’amicizia da parte di persone che non conosciamo.  Come regolarci.
Per serenità di spirito e innocenza d’animo, affidandoci al detto: – Spes ultima dea, accettiamo. Sperando sempre che siano persone “perbene”. Poi, spesso la delusione. Arriva subito un messaggio, tipo: hi, come va.
Capendo l’antifona ( sono persone con identità falsa) siamo costretti a bloccare.
In verità non sempre è così. Allora basta bloccare solo i messaggi, se non sono stupidi, capiranno.
A volte ci si può divertire inviando figure confuse o risposte caustiche e rigorose che li lasciano perplessi. Cioè restituire pan per focaccia. Indi si bloccano, come detto,  lasciando loro questa perplessità.
Credo che questo meccanismo di chiedere l’amicizia per carpire la buona fede, con un poco di attenzione, sia facilmente smontabile, ripeto, nel dubbio, bloccateli. Controllate anche, chi non ha niente da nascondere ha un ampio curriculum d’informazioni su di sè. Non nasce dal nulla come, forse, si dice, il nostro universo.
E pure su questo ci sarebbe tanto da dire, ma proprio tanto… .