Bruxelles: Scuola, a Parlamento europeo audizione su abilitazioni e specializzazioni sostegno all’estero, riconoscerne pienamente validità
La disposizione di legge italiana e la ordinanza del Ministero Istruzione nel pregiudicare contrariamente alle previgenti disposizioni, il diritto di migliaia di docenti in possesso di abilitazione all’insegnamento e di specializzazione sul sostegno conseguite all’estero ed in attesa di riconoscimento, collocati in coda a chi è privo di tali titoli nelle graduatorie per il conferimento di contratti a tempo determinato, discrimina gravemente-ad avviso dell’Avv. Maurizio Danza Prof. Diritto del Lavoro Unimercatorum-, il diritto di accesso al lavoro tutelato dall’art.14 della CEDU su cui si è già pronunciata la Corte di Giustizia Europea, C-116/94, violando altresì non solo il diritto alla mobilità delle qualifiche professionali sancito dalla Direttiva n°36/2005, ma, disconoscendo le stesse pronunce della Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato n°19,20.21.22 che hanno sancito la validità del titolo quale attestato di competenza secondo l’art.13 della Direttiva UE n°36/2005.
Questo quanto ha dichiarato in sintesi l’Avv. Maurizio Danza nel corso della audizione del 23 gennaio 2024, presso la Commissione PETI del Parlamento Europeo, relativa alla petizione n°0951/2023 dichiarata ammissibile dalla stessa Commissione