Nocera Superiore: IC “Fresa Pascoli” precetto pasquale, Dirigente Cirino “Difesa dei nostri valori!”
Rita Occidente Lupo
Apertura, rispetto, inclusione, dialogo…sembra un leit motiv, scandito da un tik tok che impazza nelle menti non solo dei nativi digitali. In un mondo convulso, dove appare rovesciato tutto: dove il bianco vuol spacciarsi per nero ed il “normale”, assurgere a stratega di modernismo. Nella babele che c’ingloba, macchiata di una veemente violenza dalle pareti domestiche purtroppo, non più solo dalla strada, l’afflizione di chi non riesce più a reggere la bussola equilibrista. Tutto nichilisticamente a tappeto, mentre la piazza svetta iridati vessilli di PACE, come unanime appello alla non belligeranza per il bene comune. Anelito comune! Eppure le feritoie belliche s’annidano nel quotidiano. E la possibilità d’esprimersi senza chat e software, pare dover abiurare alla new entry, intelligenza artificiale! Tutto artefatto: tutto convulso e robotizzato, senza più lasciar spazio all’uomo con la sua emotività, il suo sentire, le proprie emozioni. Il proprio credo, quello che lo contraddistingue dai natali, per un campanilismo che rischia di soccombere dinanzi a venti globalizzanti. Eppure ogni Paese, ha una sua identità, non solo etnica, ma anche fideista.
Ogni popolo ha il diritto di proferir la sua nel Bel Paese, tranne gli autoctoni, ancora legati alla propria tradizione anche religiosa. Sembra che pochi rimandino a mente quanto sia costata una libertà di fede, quanto sangue versato da martiri non solo nell’arena romana, per mantenersi fedeli al messaggio di Cristo, scegliendo la sequela del Vangelo dell’amore e del perdono, altro che della guerra! Ebbene ogni giorno, nel nostro Paese, dalla piazza si solleva alta la protesta di categorie che rivendicano la tutela dei propri diritti: dal lavoro alla Sanità. E tanti altri, in nome di un riformismo contrai debiti, acrobaticamente sul filo fiscale. Tutti parlano, tanti discettano, troppi Solone, influencer del nostro tempo, mietono consensi anche senza costrutti concreti. Solo il mondo cattolico sembra relegato nell’angolino, in nome di una Chiesa ormai amarcord, per poter ancora avere i suoi seguaci. Abiurando alla propria identità, indifferenti all’insistenza della culla della Cristianità in Capitale. Ma i cattolici praticanti, quelli che non s’imboscano nelle catacombe moderne, ancora esistono e fedeli alla propria chiamata, nel rispetto anche del proprio Paese, debbono quasi strappare il consenso a professare il proprio credo. E così la Scuola, un tempo agenzia educativa insieme alla famiglia, recentemente presa d’assalto da genitori e facinorosi allievi, inclini alla violenza appresa dai giochi on line, più che all’etica comportamentale. In tale scenario c’é anche chi rivendica a pieni polmoni la sua voglia di ricevere dalla Scuola quell’educazione globale che s’attende, compresa la pratica religiosa. Di qui il Precetto pasquale, che molte Scuole fortunatamente ancora offrono ai propri allievi. Nella massima libertà, per quanti hanno scelto d’avvalersi dell’ora di religione, la possibilità di soddisfare il precetto. Pertanto davvero non si comprende, anzi strumentale la diffida dell’associazione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti a tenere il precetto pasquale a scuola e in orario di lezioni.
Oltre alla meraviglia ed al disappunto del Dirigente Scolastico Michele Cirino, che offre all’Istituto una mitragliata di azioni progettuali all’avanguardia a corredo del Ptof, tutelando i valori, anche la protesta, anzi lo sdegno di molti genitori ed il disappunto di molti allievi. Pertanto il momento di fede scolastico sarà celebrato presso il Santuario di Materdomini e vedrà la partecipazione di tanti genitori che intendono pregare per la pace anche familiare ed affidarsi a Cristo per i propri cari.