Nocera Superiore: IC “Fresa Pascoli”, progetto “Raccontare l’Unicef”
Il Comitato Provinciale Unicef di Salerno organizza per l’IC FRESA PASCOLI il Progetto di formazione sociale “Raccontare l’Unicef”, che persegue come obiettivo di coinvolgere la popolazione scolastica per richiamare l’attenzione delle fasce giovanili sulle “missions” che L’Unicef sostiene in ambito mondiale, internazionale e nazionale. Il percorso formativo riguarderà la conoscenza e l’approfondimento del giornalismo, finalizzati alla comprensione dell’attività professionale con realizzazione pratica di prodotti giornalistici da parte degli studenti. Il corso relativo al Progetto sarà tenuto dal giornalista dr. Lazzaro Romano, a titolo gratuito. Le modalità operative di svolgimento consisteranno in incontri svolti in presenza, con slides, test, partecipazione attiva, esercitazioni pratiche ed elaborazioni testuali. La data di inizio è prevista per aprile sicuramente dopo le festività pasquali e si snoderà fino al termine delle attività scolastiche con le modalità procedurali che andremo meglio a pianificare e calendarizzare sia a livello spaziale che temporale. La giornata individuata per tenere il corso nelle ore pomeridiane resta da individuare con le parti interessate. Il Progetto è rivolto a studenti delle scuole secondaria di I grado, preferibilmente quelli frequentanti l’ultimo anno. Il percorso formativo si compone di dieci incontri a cadenza settimanale, della durata di due ore l’uno in aula docenti o atelier creativo (laboratorio informatico). Il perché del progetto e dell’importanza della comunicazione a scuola. ….per una vision di scuola oltre la complessità. Comunicazione della strategia e della politica a scuola. La comunicazione efficace della strategia e delle politiche è essenziale per il successo durevole dell’organizzazione. Tale comunicazione dovrebbe essere significativa, tempestiva e continua. La comunicazione dovrebbe inoltre comprendere un meccanismo per le informazioni di ritorno, un ciclo di riesame e dovrebbe contenere disposizioni per affrontare produttivamente i cambiamenti nel contesto dell’organizzazione. Il processo di comunicazione dell’organizzazione dovrebbe operare sia in senso verticale sia orizzontale e dovrebbe essere commisurato alle diverse esigenze dei suoi destinatari. Alla luce del sistema formativo integrato la nostra scuola favorisce la diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione ed incoraggia, nel contempo, la creatività e l’innovazione, le motivazioni e l’interesse di docenti e discenti. Implementa, altresì, nuove strategie didattiche come il cooperative learning, stimola le scuole ad allargare i loro orizzonti, ad innovarsi ed aggiornarsi didatticamente. Attraverso la rete si implementeranno per la scuola nuove abilità nell’uso degli strumenti tecnologici e nell’apprendimento finalizzati a stimolare nei discenti il gusto per la narrativa, la poesia, il racconto degli altri e di se stessi. L’uso delle tecnologie informatiche e della rete nelle fasi organizzativo/progettuali, sia a livello valutativo che partecipativo, consente il passaggio da un utilizzo marginale e solo strumentale delle informazioni ad una costruzione della conoscenza, intesa sempre di più come processo reticolare e di socialità condivisa. La visione progettuale della scuola si sposa molto bene con la visione di scuola come “ambiente di apprendimento” e come luogo di “life wide” e “life long” learning. Un ambiente di apprendimento e di comunicazione reticolare, interattivo, animazionale in cui ognuno è messo nelle condizioni di comunicare apre la strada ad una sostanziale cittadinanza europea, all’integrazione culturale, al riavvicinamento spazio-temporale di culture e tradizioni diverse. Il partenariato in rete rappresenta sicuramente una significativa opportunità per condividere, nell’ambito scolastico e non solo, orizzonti culturali e per lavorare per la costruzione della conoscenza e di nuovi saperi. L’esperienza progettuale UNICEF di formazione giornalistica per gli alunni favorisce e promuove una formazione di qualità, una condivisione delle esperienze, una migliore ricerca-azione nel campo pedagogico e didattico. La scuola nel favorire una partecipazione attiva e diretta alla costruzione del sapere mira alla condivisione di esperienze culturali significative, crea una weltanshauung umanizzante e socializzante. Nello stesso tempo un ambiente comunicativo tra scuole reticolare, interattivo, animazionale e transazionale apre la strada a nuove frontiere culturali, organizzative e didattiche, apre meglio la strada all’organizzazione che apprende che fa emergere nei singoli senso di appartenenza, creatività e coinvolgimento. L’implementare nuove forme di comunicazione a scuola (su carta stampata e sul web – Giornale interscolastico, pagina ufficiale della scuola FB,e sito della scuola www.fresapascoli.gov.it con altre proposte in cantiere e in fieri) come la radio scolastica con CONECITTA’ si propone di sviluppare, amplificare e consolidare una maggiore consapevolezza culturale, aprendo le classi a nuovi orizzonti conoscitivi e a nuove opportunità formative. È ormai evidente, nella società postmoderna della complessità, la necessità di superare ogni forma di isolamento e di autoreferenzialità. è necessario condividere, scambiare, incontrare modelli educativi e didattici diversi. In questo senso, un’esperienza progettuale condivisa e compartecipata può aiutare molto, può far conoscere, scambiare, unire far dialogare e discutere in una sorta di ambiente di apprendimento virtuale, reticolare e nello stesso tempo dai connotati umanizzanti e socializzanti. E con questi intenti e orizzonti che la nostra scuola si muove in direzione di una conoscenza della conoscenza, di un sapere del sapere multidimensionale e multidirezionale, un sapere al servizio dell’uomo, della persona, nelle sue molteplici prospettive biologiche, ideologiche, sociali e culturali. La scuola si avvia verso le sfide della complessità attraverso un sistema dinamico, capace di interagire, in modo costruttivo, con la capacità di cambiamento e dell’innovazione. Il gemellaggio concorsuale tra scuole attraverso la partecipazione concorsuale alla I edizione del progetto “Ri-creazione”, favorisce tutto questo, aiuta a superare la barriera dell’ignoto, a superare la paura della diversità, a considerare anzi la diversità come ricchezza, a capire e ad apprezzare le differenze, a sviluppare le competenze linguistiche e tecnologiche degli alunni e dei docenti. In questo contesto si rafforza il concetto di dimensione europea della cittadinanza e il clima di dialogo interculturale. L’esperienza proposta dalla “Fresa-Pascoli” è in definitiva un’ottima occasione per superare derive isolazioniste, è un momento forte e significativo per aprirsi al confronto didattico e pedagogico. L’attuale società post-industriale è definita della comunicazione (dal latino communis mettere in comune, condividere azioni e progetti. La didattica, le modalità processuali di insegnamento/apprendimento sono il luogo ideale dove si può affermare forte la dimensione comunitaria e comunicativa della scuola. Di una scuola al di là degli spazi, delle mura, degli ordini e delle differenze organizzata e dimensionata per un fine comune, quello della crescita civile e democratica . è il fine comune che fa esistere una comunità. E la scuola è una comunità. Lo è malgrado tutto. Essa è insieme alla famiglia, la comunità più importante nella vita delle giovani generazioni. è la scuola il luogo ideale dove l’incomunicabilità può essere ridimensionata e annullata e con essa il prevalere delle forme esteriori sulla comunicazione interiore e interpersonale. La comunicazione a scuola è il punto nodale su cui si snodano sentieri di ampliamento e potenziamento dell’offerta formativa, strade su cui si consolidano sinergicamente formazione e istruzione. Con questo assioma la scuola diventa luogo di superamento dell’incomunicabilità tra le persone che, purtroppo, rappresenta la causa prima del disagio esistenziale. L’incomunicabilità tra famiglia, scuola, società, è la causa prima delle devianze giovanili. Ecco perché emerge la necessità tra i docenti e tutti gli operatori scolastici di saper organizzare le proprie scuole in arcipelaghi di certezze costruttive, attraverso il dialogo con gli allievi, con i genitori e con i cittadini stessi del territorio, in cui opera la scuola. Da ciò deriva il ruolo determinante della scuola nel promuovere la comunicazione, finalizzata alla comprensione umana profonda. Si ritrova in questo la missione propriamente spirituale dell’educazione: insegnare la comprensione dei problemi interiori, dei modi di pensare e di sentire propri e degli altri, quale condizione e garanzia di quella comunicazione profonda che è il fulcro stesso della crescita intellettuale ed etica degli individui. È la scuola il luogo dove promuovere il pensiero positivo, la riflessione o l’introspezione per scoprire nell’interiorità la vera e comune humanitas pur nella complessità del mondo di oggi. Ed è proprio l’educare alla consapevolezza della complessità umana che apre al docente la via della sintonizzazione emotiva e cognitiva, come capacità di immedesimarsi con l’altro, chiunque egli sia. Per fare ciò c’é evidentemente bisogno dell’apporto, dell’interesse, della motivazione, dell’entusiasmo e della compartecipazione di tutti i docenti delle classi o sezioni chiamati a dare visibilità alla propria utenza. In questo modo e in questa prospettiva il sito WEB, la pagina ufficiale FB e il giornale interscolastico rappresentano la faccia speculare di un’offerta formativa di qualità al servizio dell’utenza, un momento importante di incontro tra famiglia e scuola, un punto cruciale di compartecipazione alla comunità scolastica.
Il DS Michele Cirino