Resurrezione per tutti!
Rita Occidente Lupo
Sotto il diluvio del Sabato Santo, atteso il sole della Resurrezione. Flop all’ antico “Se piove sulle Palme, sole sulle uova!” Coi mutamenti climatici, sconfitti proverbi e motti che, l’allegra coda vacanziera, sembra disprezzare, mirando dritto alle vacanze. Grazie anche ai ponti del 25 aprile e del 1 maggio, più di qualcuno assapora vacanze preestive. Facendo i conti con l’euro sempre più latitante. Rispetto allo scorso anno, comunque un leggero incremento di vacanzieri, da confortare se non altro gli esercenti della ristorazione, in attesa che le bellezze artistiche, continuino a strizzare l’occhio alla curiosità anche autoctona. Una Pasqua che comunque registra tanti nelle proprie città, 8 su 10 a riscoprire le usanze tradizionali. Dalla pastiera casereccia, all’agnello con patate. Accanto a chi, in tale Festività, riceverà solo uno striminzito obolo, dalla carità dei più. Anche questa, ormai, agio di pochi. In piazza, clochard questuanti, tra anziani perplessi, alle strette di pensioni sempre più leggere, con figli proliferi, disoccupati! Laddove le uova di cioccolato continuano a mietere vittime diabetiche: a dover suggerire ripari per chi preso per la gola, non bada a spese! L’altra faccia della medaglia: in un mondo convulso, che apprende attonito di altri pianeti, sui quali probabili vite. Atte a sbarcare sulla Terra, tra mille incognite dei terrestri, in preda a panico alieno. Pasqua di Resurrezione: dalle squille del Laterano ” peggior nemico dell’uomo, mammona!” Non il diavolo, quanto la sete di potere economica, ancora pulsante in troppe esistenze, catturate dall’ accumulare, più che dal donare. Dal consumare, più che dall’ emulare la cicala! Pasqua di contraddizioni: quella che ai nuovi catecumeni, spiana un cammino di salvezza, sulle sirene di chi vorrebbe il pedobattesimo cancellato, in nome di una consapevole scelta adulta di vita cristiana. Eppure, Pasqua, passaggio di salvezza e di condizione, di rinascita e di Resurrezione, di luce oltre le tenebre: quelle che nel nostro tempo rendono oneroso l’andare, facendo rimpiangere il passato meno consumistico, ma più genuino. Un passato che non rendeva così ardua la lotta per la sopravvivenza, soffocando il bisogno comune in cuore di serenità! Forse, diradando le tenebre dell’egoismo e riscoprendo il vero significato della Festa, si potrà davvero consumare quella gioia che Cristo dona ad ognuno. Buona Pasqua!
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