Salerno: Protocollo SOS antiracket – Prefettura
SOS antiracket antiusura rinnova il suo impegno di prevenzione e contrasto ai fenomeni delinquenziali al fianco delle Istituzioni e degli Organismi ministeriali.
Lo ha fatto stamane, in Prefettura, sottoscrivendo il Protocollo alla presenza del Prefetto di Salerno, Francesco Esposito, del il Presidente della Commissione Regionale ABI Campania, Giuseppe Mario Nargi, del Commissario Straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, Maria Grazia Nicolò.
«Da più di 10 anni l’Associazione affianca le vittime di usura, estorsione e della criminalità organizzata nei diversi processi penali – sottolinea il Presidente Tommaso Battaglini – con il sostegno e la consulenza dal momento dell’ascolto e della presa in carico della denuncia sino alla costituzione nel processo penale della vittima e dell’Associazione stessa, che accompagna fino all’ultimo grado di giudizio, quando occorre.
Solo qualche settimana fa, la Corte di Cassazione ha depositato la sentenza con la quale ha confermato la condanna per usura ai danni di una vittima che si era rivolta alla nostra Associazione, che l’ha seguita fin dalle prime battute del procedimento penale.
«L’uomo era stato condannato in primo grado dal Collegio del Tribunale di Vallo della Lucania con l’accusa di usura poi confermata dalla Corte di Appello di Salerno (che ha dichiarato invece estinto per prescrizione il reato di tentata estorsione) – aggiunge Antonio Picarella, Responsabile dell’Ufficio Legale di SOS antiracket antiusura – La Cassazione, con sentenza depositata a metà marzo scorso, ha dichiarato inammissibile il ricorso, confermando la sentenza di condanna a quattro anni per usura, e confermando la condanna al risarcimento del danno e alle spese di giudizio a favore della vittima e dell’Associazione costituitasi parte civile al suo fianco anche nel giudizio di Cassazione».
«È importante denunciare e opporsi ai propri aguzzini, così come è fondamentale, essenziale, che la vittima sia assistita e affiancata durante tutto il procedimento penale, spesso non facile nè breve, per evitare che fenomeni criminali così allarmanti cadano nell’oblio del tempo e restino impuniti», hanno ribadito Battaglini e Picarella.
Il Protocollo rinnovato con la Prefettura di Salerno è il valore aggiunto di un’attività, dentro e fuori le aule di tribunale, che l’Associazione svolge da anni, attraverso iniziative di prevenzione con i diversi presidi territoriali attivi, giornate formative con l’Arma dei Carabinieri, momenti di studio all’Università di Salerno.