Salerno: le…incompiute…
Ammiraglio Gaetano Perillo
Le scorse settimane, essendo lontano da Salerno, lo letto con legittima soddisfazione che la mia città natale, nell’ambito della manifestazione “Paper Week 2024”, era stata proclamata “Capitale del ciclo della carta”, quale modello virtuoso per la raccolta differenziata di carta e cartone al sud. Un risultato davvero encomiabile. Tuttavia, andando poi in giro per la città, si constata che nel ciclo completo di gestione del servizio esiste ancora qualcosa di … incompiuto, in particolare per quanto attiene a raccolta e tempestivo ritiro del materiale.
Non é accettabile infatti che per intere giornate e in piena visibilità carte e cartoni rimangano abbandonati per strada – senza neanche essere compattati – e che Salerno Pulita ne effetti il ritiro ad intervalli incompatibili per il doveroso decoro della città. Le foto allegate sono un esempio di quanto detto.
Ma di … incompiute Salerno é piena in tanti altri settori e, per citarne alcuni, non c’è che l’imbarazzo della scelta.
a) Si può forse dire conclusa la Porta Ovest, di cui si continua a non conoscere quali e come saranno i raccordi terminali delle gallerie con il resto della viabilità ordinaria e autostradale?
b) E il Palazzo Santoro sul Lungomare Trieste? Ampi settori delle facciate su vari lati sono coperti da tempo immemorabile da ponteggi divenuti … inamovibili. C’è un che di eroico negli abitanti di quell’edificio che continuano a privarsi della vista del golfo!!
c) … incompiuta ancora la sistemazione dell’area circostante il Teatro P. P. Pasolini. Dopo l’abbattimento del rudere preesistente e la successiva creazione della adiacente piazzetta – fatta direi in maniera singolare – ancora non si dà corso ai lavori di restauro conservativo della Palazzina ex Casa del Combattente. Un vero peccato, vista l’importanza storica e architettonica dell’edificio.
d) senza dilungarmi in altre citazioni, c’è ancora un altro esempio di realizzazione da additare come … incompiuta. Si tratta del complesso Crescent-Piazza della Libertà. Buona la recente notizia della pronuncia del Consiglio di Stato: salvo ulteriori azioni di contrasto, dovrebbe essersi concluso il lungo iter giudiziario che ha caratterizzato l’azione di risanamento urbanistico dell’area occidentale della città, dopo lunghi anni di degrado.
… Incompiute tuttavia rimangono ancora alcune opere.
Di un albergo che doveva sostituire il vecchio Jolly Hotel si sono perse le tracce. Non si comprende perché nella parte occidentale della città, peraltro a ridosso del Centro Storico, non debba esserci una struttura alberghiera di tutto rispetto.
Per tutta l’estensione del lungo emiciclo della Galleria Crescent non risulta attivato alcun esercizio commerciale e si vedono ampi spazi desolatamente vuoti o occupati da residui materiali di costruzione.
Nel sottopiazza sono sorte solo attività di ristorazione, mentre ancora nessun locale con prodotti di artigianato a scopi turistici è stato approntato, come a suo tempo preventivato e dichiarato.
Quanto alla piazza, ha indubbiamente una sua validità e ormai costituisce un punto di richiamo e di frequentazione non indifferente, anche se non mancano critiche dissenzienti. Trovo tuttavia che occorrerebbe qualche intervento di completamento, anche se non previsto nel progetto originario.
Le numerose panchine del lungomare sono sempre affollate, specie nei giorni festivi. La piazza della Libertà, pur con la sua notevole estensione, ne è quasi totalmente priva. Senza alterare la configurazione, se ne potrebbero aggiungere alcune in prossimità delle oasi e intorno alle spallette triangolari delle discese al parcheggio sottostante.
L’illuminazione infine è un altro punto da rivedere. Le luci a raso sono totalmente inidonee, oggetto di atti vandalici e trascurate ai fini della manutenzione. Nelle ore serali la piazza rimane praticamente al buio e quindi per niente frequentata. Molto più razionale, e confacente ad una struttura di pubblica utilità, quanto è stato realizzato nel vicino Piazzale del Molo Manfredi, giustamente attrezzato con numerose panchine e lampioni per illuminazione diffusa.