Fioretti del mese di Maggio

Fioretti del mese di Maggio

di Rita Occidente Lupo

Mese di maggio: festa della mamma e memoria di fioretti. Piccoli sacrifici. Mortificazioni, che accumulano meriti per il cielo. Nel cuore dei bambini, tra i ricordi dell’infanzia, la cultura della rinuncia. Un tempo. Oggi, obnubilata la valenza temprante: abituare al sacrificio. Coniugata alla recita del Santo Rosario ed alla devozione mariana. Una fede alimentata da piccoli gesti. Espressa attraverso segni esteriori, educanti alla sobrietà ed alla morigeratezza dei costumi. Prototipo di femminilità, l’icona muliebre. Maria di Nazareth! Appellata anche Rosa Mistica!Come la superba dei fiori, che le tributa onore. E che nel suo sbocciare, ne suggella la divinità. In Suo onore, la supplica l’8 maggio, che nella nostra regione, ancora tiene il polso della pietà popolare. Al Santuario di Pompei! Tra i bagliori del sentimentalismo, scintille di fede latitano. Tra coloro che si professano credenti, certi appuntamenti col sacro interrogano. Il disuso di certe pratiche, alleva le nuove generazioni. L’abitudine alla fede, nega la crescita delle coscienze. Proprio nel mese di maggio, tanti ricordavano grazie ricevute per intercessione della Vergine. La Mamma universale. Oggi, tolti i santuari della pietà, dove i pellegrini d’ogni tempo, si recano in cerca di ristoro all’anima e riflessione alla vita, radi i momenti di vita religiosa. Gli appuntamenti clericali, le veglie eucaristiche, le meditazioni bibliche. Scarne presenze. La piazza politica, assembla in ogni tempo! Ed allenta il ritmo solo se la terra trema! Allora, spontanea, la preghiera all’intermediaria di favori.  E la determinazione di volersi mortificare, promettendo rinunce, in nome di questa o di quella passione predominante.