Napoli: Sanità, chirurghi, Vincenzo Bottino Presidente ACOI

Napoli: Sanità, chirurghi, Vincenzo Bottino Presidente ACOI

“Lavorerò per rilanciare la sanità pubblica attraverso un governo clinico e non burocratico: alle Istituzioni offriremo un contributo tecnico, ma assolutamente non politico, perché non ne abbiamo le capacità. E poi rilanceremo il rapporto con le altre società scientifiche, a patto che ci siano pari diritti e pari doveri per tutti”, queste le prime parole di Vincenzo Bottino, neo presidente ACOI, eletto ieri nell’assemblea dei soci nella giornata conclusiva del 42° congresso nazionale che si è svolto a Napoli.

“È stata una grande emozione, soprattutto perché c’è stato un consenso che non mi aspettavo: essere eletto con il 95% in un Congresso che ha visto la partecipazione di oltre 3000 chirurghi è stato un segnale importantissimo per la nostra professione e per tutti gli operatori sanitari. Per questo voglio ringraziare tutte e tutti i soci e gli ospiti che sono venuti in questi giorni come, tra gli altri, il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il Presidente della Regione Vincenzo De Luca, i parlamentari Maria Elena Boschi, Gianpiero Zinzi, Francesco Boccia”

Il nuovo presidente ACOI resterà in carica per un triennio “dentro l’Associazione per molti anni ho seguito la formazione perché rappresenta il punto cardine per rilanciare la sanità nazionale e sconfiggere la crisi vocazionale della professione chirurgica. L’alto numero di giovani che ha frequentato questo congresso di Napoli, dimostra ampiamente quanta  passione e dedizione abbiamo per i giovani che si accingono a diventare i chirurghi del domani”.

“Essere eletto nella mia città – conclude Bottino – mi rende davvero orgoglioso. Dedico all’ex Presidente Marco Scatizzi questo congresso. Con lui e gli altri abbiamo organizzato questo evento e credo che abbiamo centrato tutti gli obiettivi. Vedere la partecipazione di migliaia di chirurghi e il gradimento delle istituzioni e delle aziende penso sia la migliore presentazione di questo nuovo corso. Io, da sempre faccio prima i fatti e poi parlo”