Il tappo attaccato e il senso pratico delle cose. Cogitat et labora 

Il tappo attaccato e il senso pratico delle cose. Cogitat et labora 
Giulio Caso
Qui, da noi, tutto iniziò col D.M. del 9/2/79 che trasformò le Applicazioni Tecniche, con uso del laboratorio, in Educazione Tecnica con studio teorico (a volte sovrapposto a scienze).
Si adeguarono altre materie arte, musica, perfino educazione fisica.  Si iniziò a studiare solo sui libri.
Fu un bene?, fu un male?
Quien sabe.
Anche in altri paesi europei si perseguì quest’itinere.
Certo è che i giovani iniziarono a perdere manualità.
Oggi sono rari i ragazzi che sanno utilizzare un cacciavite, un martelletto o una pinza. Perfino nel girare le vecchie chiavi in una serratura hanno difficoltà.
Un piccolo lavoro manuale è, per loro, impensabile.
Molti dicono: “Quando non ci saremo più, noi anziani, si bloccherà tutto”.
Non credo che sarà così, i nostri discendenti troveranno anche loro un rimedio.
Ah!, il tappo attaccato. È figlio di questi tempi che vedono, sempre più, dirigenti poco pratici di come, in realtà, vanno le cose e propongono banchi a rotelle, bottiglie inefficienti. Cose così, quasi surreali.