Foggia: morte on. Agostinacchio, fotoreporter Saldutto “Con mio amico on. Paolo comunione di fede”

Foggia: morte on. Agostinacchio, fotoreporter Saldutto “Con mio amico on. Paolo comunione di fede”

Giuseppe Saldutto ricorda i momenti salienti del suo rapporto con il famoso politico. “Ero nelle file del Movimento Sociale Italiano” fantasma attivista dalle prime ore, quando eravamo in opposizione in Comune, al Governo…Non come oggi che tutti saltano “sul carro dei vincitori”. La destra imperatrice d’Italia, anni fa era una cosa incredibile. Oggi è una realtà, grazie agli On. Giuseppe e suo fratello Salvatore Tatarella, ma anche all’on. Paolo Agostinacchio. Tra i miei amici più cari, dell’estrema destra italiana, c’era l’on. Paolo Agostinacchio. Persona seria, politico per il bene comune, rispettoso del suo ruolo e quello degli altri. L’ho votato diverse volte. Lo incontrai un giorno nel convento dei Cappuccini di Foggia, la sede dei Frati di padre Pio, gli chiesi di poter fare una fotografia in posa, e lui disse di si, assieme alla sua gentile consorte posarono assieme alla Madonna Immacolata, per me che ero un ragazzino io ero orgoglioso. Qualche tempo dopo, lo incrociai per strada a piazza Cavour, con l’on. Antonio Pepe, allora subito scattai delle fotografie, siccome la scena era degna di cronaca: i due Onorevoli indossavano un abbigliamento identico. Allora lavoravo per Matteo Tatarella e per il Quotidiano di Foggia e la foto risultava molto interessante. La cosa che mi sorprese è che l’on. Paolo Agostinacchio mi invitò a prendere un caffè con loro, io giovanissimo fotoreporter al caffè con 2 Onorevoli della Repubblica Italiana, che stimavo moltissimo e loro stimavano me. Tanto che quando era Sindaco di Foggia, l’on. Agostinacchio mi scrisse un pensiero ufficiale ed istituzionale in merito al mio impegno in relazione a padre Pio e alla Venerabile Genoveffa De Troia, sua figlia spirituale. Poi io divenni anche uno dei fotografi per le memorie storiche del Comune di Foggia: la mia macchina fotografica documentava i fatti importanti che dovevano rimanere negli archivi del Comune di Foggia. Poi gli consegnai di persona l’informativa su fatti strani che accadevano vicino all’industria chimica bellica nazista in via del Mare a Foggia: un dossier nelle mani dell’Onorevole che infomava la Città, in merito alla mia inchiesta sugli effetti della seconda guerra mondiale. Poi ci fu anche qualche conflitto con l’on. Paolo Agostinacchio, che portò alla rottura temporanea della nostra amicizia, rimanendo però sempre rispettosi l’uno verso l’altro. L’ultima volta che ci siamo visti, al Cicolella durante l’incontro con l’on. Vittorio Sgarbi e il suo amico Peppino Laganella. Ma non l’ho voluto importunare, perchè purtroppo alla mente vengono sempre ricordi meno graditi, di quelli graditi. Chissà perché? Comunque Paolo, anche se in ritardo, ti chiedo scusa se qualche volta ti ho fatto arrabbiare, ma ero giovane e i giovani spesso giocano di impulso e di reazione, sono sicuro che mi avevi perdonato, però adesso lo faccio pubblicamente. Saluta in Cielo padre Pio, Genoveffa De Troia e la Madonna Immacolata di cui eri molto devoto. Ciao Onorevole Paolo. A presto.