Azzardo minorile…

di Rita Occidente Lupo

 Continua il gioco d’azzardo ad attecchire tra i minori, costituendo un notevole deterrente a libri e banchi scolastici. Eppure i controlli delle Forze dell’Ordine non desistono dallo snidare quanti marinano la scuola, per ricoverarsi dietro slot machine, in sale bingo sempre pronte all’uso! Nell’ultimo biennio, da 860.000 a oltre 3 milioni; quasi 2.195€ a persona nell’azzardo, con o senza tappeto verde. Il gioco legalizzato coinvolge circa 31,6 milioni di persone, di cui 7,9 milioni con frequenza settimanale, per un fatturato di circa 58,9 miliardi €. Nei primi sei mesi del 2011, aumento delle perdite legate alla dipendenza da giochi e scommesse del 19,7%: lasciati sul tavolo, circa 860 milioni in più dell’anno precedente. Cosa spinga l’azzardo ad essere ancora alla portata di tanti, da ricercare nelle motivazioni psicologiche. Disagio, insofferenza per il quotidiano, mancanza d’accettazione della realtà con i suoi mille risvolti. Si tenta la fortuna, si gioca per tentare la sorte, nella speranza che sia circe di accattivanti consensi, compensanti le fustigate che spesso lastricano l’ordinarietà! E, per i minori, spesso la difficoltà di crescere, tra le contraddizioni dell’adolescenza, preludio della maturità!

 

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