Torre del Greco: a Villa delle Ginestre 226° genetliaco di Giacomo Leopardi

Torre del Greco: a Villa delle Ginestre 226° genetliaco di Giacomo Leopardi

Maria Pia Vicinanza

Ieri sera, a Villa delle Ginestre, celebrato il 226° genetliaco con la serata letteraria “Infinito Leopardi”. Con il patrocinio della Fondazione Ente Ville Vesuviane, guidata dal presidente Gennaro Miranda, che ha inserito l’iniziativa voluta dal quotidiano dentroSalerno, nella sua programmazione dedicata a Leopardi, l’incontro letterario  promosso dall’associazione “Leopardi e Napoli”, in sinergia con Aps Guestitaly,  Ets AssoMiMe, la casa editrice Nibiru/Media Leader, le testate giornalistiche DentroSalerno e Agrotoday. La serata, condotta dal Direttore di dentroSalerno, Rita Occidente Lupo ha registrato magistrali interventi di esperti, cultori ed appassionati degli scritti e poesie di Leopardi che nacque a Recanati, nelle Marche, il 29 giugno 1798 e morì a Napoli, giunto quattro anni prima, il 14 giugno 1837.  La serata letteraria snodata tra un qualificato pubblico, dopo gl’interventi di Rita Occidente Lupo e di Agostino Ingenito, editore e giornalista, ha visto gli interventi: di Carlo Di Lieto, docente di letteratura italiana al Suor Orsola Benincasa;  dello scrittore Raffaele Urraro; di Gabriele Pulli, docente associato di psicologia filosofica all’Università di Salerno; della saggista Carmela Politi Cenere, presidente del Premio Internazionale Emily Dickinson. Le letture di alcune poesie e lettere tratte dall’epistolario a cura della dirigente scolastica e docente Laura Patrizia Cagnazzo e del giornalista Luigi Snichelotto. “Villa delle Ginestre rimanda sempre tante emozioni- ha commentato Rita Occidente Lupo, visitando le camere della struttura nella quale il vate trascorse con l’amico Rnieri, giorni alle prese con la composizione de La Ginestra.-In questo scenario naturalistico, ai piedi del Vesuvio, tra cielo e terra, sembra che il convulso presente lanci strali di melanconia al romantico Ottocento, che in Leopardi ebbe l’autorevole voce di un Indefinito Infinito.”