Dentista, quanto mi costi…

Dentista, quanto mi costi…

Rita Occidente Lupo

La crisi si fa sentire in ogni campo e tra i camici bianchi, armati di trapano e siringhe, ancora ulteriormente. Cesoie per il di più: esigenza che detta il nuovo governo, nel tentativo di uscire dall’empasse, che ormai è a tappeto nel Paese. E così, si elimina il superfluo, si bada all’essenziale e ci s’appella alla Sanità pubblica, con tutti i suoi buchi neri, mettendo da parte quella privata. Affidata a migliori venti, quando e se ritornerà la bonaccia nel Paese del Sole.  per sopravvivere alla crisi. In Italia e in Usa, la microcavità, un’imperfezione invisibile a occhio nudo, comportante introiti per i camici bianchi. Ablazione del tartaro, germectomia e pulizia dei denti sempre più frequenti, per far sì che le tabelle, non restino un pallido pro memoria all’ingresso. Nei giorni scorsi, l’argomento a tappeto anche di quotidiani nazionali, non poteva non polarizzare l’attenzione degli Ordini di categoria. Giustamente rizzelati, perché tacciati di carenza di professionalità. Come sempre, le generalizzazioni destinate a breve eco. Fermo restante che ogni caso, faccia la sua parte. E che ogni professionista, il suo cursus. Potrà essere un “capitano” e pertanto di lungo corso, avvezzo non tanto a stellette in campo, quanto a vite umane, da risaltare alla vita o un semplice nocchiero, traghettatore d’interessi, che continua a svendere la sua professionalità, nel caso l’abbia mai posseduta, affidandosi al gonfio conto in banca svalutato. Fortunatamente, i mercenari esistono come i funghi e, sotto la voce Sanità, non fa specie che mistificatori e venditori di fumo, si trincerino dietro l’antica arte ippocratica, rinnegando non solo un giuramento, ma bandendo anche il benevolo sguardo di Sant’Apollonia. Però, se l’erba buona connive, da che mondo è mondo, con la gramigna, diciamo che anche in tale campo ciò avviene:  pertanto, prima di storcere il naso, alla parola dentista, sincerarsi che i problemi orali siano davvero da sottoporre alla sua sedia, senza indugi di sorta!

 

 

 

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