La forma dell’universo

La forma dell’universo
Giulio Caso
Ultimamente l’universo viene rappresentato similmente ad una bombola di gas.
Questo crea sorpresa per chi ha in mente una “logica” forma sferoidale in espansione.
Nell’avanzamento delle ricerche scientifiche prevalgono e precedono, sempre più, novità e fantasia.
C’è una puntata dei Simpson in cui Homer, il golosone, guarda una ciambella prima di divorarla e comunica ad Hawking la sua “teoria” di un universo a forma di ciambella. Anche lo stesso famoso scienziato rimane affascinato da quest’idea dell’insolito neo ricercatore.
Ovviamente i Simpson non fanno testo o, almeno, non dovrebbero far testo trattandosi di cartoni animati. Tuttavia sono troppe le cose, gli avvenimenti che hanno preveduto e ciò dà loro una certa attendibilità. Non a caso lavorano alla loro realizzazione fior di ricercatori di alto livello.
Allora rimaniamo alla ciambella di Simpson per quanto riguarda la forma dell’universo?
Assolutamente no!, e così per qualsiasi altra forma. Una forma, qualsiasi, implica confini. I confini delimitano e quindi contraddicono l’infinità.
Un universo infinito non può avere alcuna forma.
Ci saranno ammassi di galassie ordinate che assumono forme secondo realtà o interpretazione di fantasia. Altre confuse e disordinate dalla crescente entropia, ma l’insieme è impercorribile, quindi, non rappresentabile, per noi, neppure vagamente con la fantasia .
Per adesso.