Maiori: a Palazzo Mezzacapo omaggio a Giacomo Puccini

Maiori: a Palazzo Mezzacapo omaggio a Giacomo Puccini

Nell’anno in cui tutto il mondo celebra Giacomo Puccini, il Maiori Festival realizza due eventi – in programma il 7 e il 9 luglio alle 21 al Palazzo Mezzacapo di Maiori – nel segno del compositore toscano. Domenica 7 luglio alle 21 nel Palazzo Mezzacapo, la conferenza-concerto “Buon Anno, Maestro! Mettiamoci all’Opera 1924-2024”, con Massimo Salotti, pianista e maestro collaboratore, che condurrà in una sorta di  viaggio musicale e visivo attraverso la vita, gli aneddoti, i carteggi, le opere del celebre musicista italiano e il racconto di un’epoca che parla “di sogni e di chimere”. Il tributo a Puccini proseguirà martedì 9 luglio alle 21, sempre a Palazzo Mezzacapo, nel salone degli Affreschi, con lo spettacolo “Caro Giacomo, a me sembrano tutti matti” che vedrà la partecipazione dello stesso Massimo Salotti al pianoforte, Salvatore Dell’Isola al clarinetto e Brunella Caputo in veste di attrice. Lo spettacolo “Caro Giacomo, a me sembran tutti matti” intende omaggiare la genialità del compositore ma anche invitare il pubblico a riscoprire i valori fondamentali dell’umanità attraverso testi e musica.

L’incredibile storia immaginaria tra il compositore e Giuseppe, un giovane studente universitario d’oggi, – ideata da Salvatore Dell’Isola e raccontata attraverso un dialogo epistolare scritto da Marco Testa – è il fulcro della messa in scena che traccia con parole e musica, a distanza di cento anni, un parallelismo tra i due periodi storici. Il titolo “A me sembran tutti matti!” richiama un episodio dell’indimenticabile sceneggiato televisivo dedicato a Giacomo Puccini interpretato dallo strepitoso Alberto Lionello nei panni del maestro e diretto da Sandro Bolchi, nel quale Puccini denunciava ironicamente lo scenario alla vigilia della Grande Guerra. E non ci sarebbe da meravigliarsi se questa frase oggi venisse pronunciata da Giuseppe che, nel carteggio con il compositore, inizia a raccontare della sfiducia nel domani, dove emerge la paura di non essere all’altezza delle richieste sociali ed esplora temi universali (sfide, passioni, ideali, dolori) che continuano ad inquietare ogni generazione.

«Oggi la storia di Giuseppe è molto realistica e rispecchia la condizione di tantissimi giovani che si trovano a vivere in un sistema pieno di contraddizioni dove l’assurdo diventa quasi ovvio e ciò che è logico e razionale non è realizzabile, – afferma Salvatore Dell’Isola. Viviamo in un periodo dove si sta rischiando di perdere l’identità dell’uomo e, sebbene ci avviciniamo a grandi passi verso il progresso, princìpi e pregiudizi comuni all’epoca di Puccini, restano ancora oggi insormontabili».

Le opere di Puccini spesso mettono in luce il tema dell’amore e della sofferenza femminile attraverso personaggi come Manon, Tosca e Cio-Cio-San, alle prese con situazioni tragiche e difficili. Questi temi restano attuali nella nostra epoca, matrimoni sbagliati e amori tossici continuano a devastare le vite delle persone coinvolte. Tuttavia le opere pucciniane offrono possibilità di riscatto attraverso figure come Minnie e Turandot, donne determinate a far valere i propri diritti. Quei diritti che dovrebbero appartenere anche ai bambini colpiti da guerre devastanti e tragiche, privati della loro infanzia, del calore familiare. La tecnologia, che sicuramente ha migliorato molti aspetti della vita, molte volte ci allontana dalla realtà e trasforma le parole in strumenti di odio, come accadde allora nel caso di Doria Manfredi.

“Caro Giacomo, a me sembran tutti matti” verrà presentato oltre che al Maiori Festival, anche al Museo del Risorgimento di Torino l’11 luglio e il 20 luglio a Lucca, la città natale di Puccini. Ma già si profilano all’orizzonte altre date per altre rappresentazioni in Costiera amalfitana e nel resto d’Italia.

Il festival proseguirà giovedì 11 luglio alle 21 nel Salone degli Affreschi di Palazzo Mezzacapo, con il duo pianistico Helga Pisapia e Sara Cianciullo che si esibirà in “Suites e danze a quattro mani”, offrendo al pubblico un repertorio che include opere di Grieg, Brahms e Debussy.

Il Festival è patrocinato dal Comune di Maiori, promosso da Il Tempio di Apollo APS e realizzato grazie al sostegno di partners territoriali.