Salerno: città turistica, mare sporco…ma non solo!

Salerno: città turistica, mare sporco…ma non solo!

Gaetano Perillo

Molto puntuale il commento del Direttore Rita Occidente Lupo sullo stato veramente pietoso in cui si trova il mare a Salerno.

C’è da dire però che non è solo questo l’aspetto poco piacevole che la città offre ai visitatori, ad onta di certe sue aspirazioni e affermazioni di appartenere ad una categoria superiore nel novero delle località turistiche.

Andando a spasso per la città sorge il sospetto che a Salerno ci sia la tolleranza, se non addirittura la compiacenza di filosofica memoria, dei benefici apportati da una sorta di “coincidentia oppositorum”, o meglio di “coesistentia oppositorum”.

Non si spiega altrimenti il motivo per cui si constata in più parti la persistente “convivenza” di  certe situazioni palesemente in contrasto fra di loro.

Citando a caso, vengono in mente i due edifici diroccati (ex Ostello della Gioventù e annessa anonima casupola) che deturpano il tratto iniziale del lungomare di Torrione, una bella prospettiva alberata prospiciente il mare, dall’aspetto gradevole e bella a vedersi.

Anche all’altra estremità appare molto “singolare”, in un’area completamente rinnovata (Piazza della Libertà e dintorni), la perdurante vicinanza delle facciate diroccate della Casa del Combattente e dello “sgarrupato” rudere ad essa addossato, con il teatro Pasolini di cui è In via di completamento il totale rifacimento degli intonaci e delle tinteggiature esterne.

Un caso ancora più eclatante, perché coinvolge anche la salute dei cittadini, è presente in prossimità della spiaggia di Santa Teresa.

Questa è un luogo molto frequentato e, nonostante non eccella per la limpidezza dell’acqua, annovera quotidianamente la presenza di molti bagnanti.

A costoro tuttavia va data la palma dei volenterosi (… o meglio degli inconsapevoli?). Ignorano infatti, o non gliene importa, che proprio all’ estremità nord della spiaggia si versano in mare a cielo aperto il torrentello Fusandola e un rigagnolo fognario con tutto il loro carico di inquinanti. I rifiuti ivi stazionanti, numerosi e mai rimossi, non sono belli a vedersi né sono un indice di igiene sicura.

Temo che la propensione a privilegiare la simbiosi bello/brutto lascerà ancora le cose allo stato attuale. Eppure basterebbe uniformarsi a quanto fatto in Israele a Tel Aviv dove le spiagge si presentano con acque limpide e accattivanti perché tutti gli scarichi fognari della città, oltre ad essere adeguatamente depurati a monte, sono stati intubati e prolungati verso il largo.

Cosa si aspetta a fare qualcosa di analogo per il Fusandola e la vicina fogna?

Lo esigono il decoro e la salute delle persone.

Percorrendo poi il lungomare non può passare inosservato come una lunga passeggiata affacciata sul mare, riccamente adornata da alberi ed aiuole fiorite, continui a non essere liberata da un vecchio binario da anni giustamente non più in uso a servizio del porto ed ora tenuto in parte interrato e in parte affiorante. Rappresenta un pericolo di inciampo per i pedoni e di cadute per i ciclisti che spesso girano su quel percorso.

Sempre sul lungomare non mi sembra proprio il caso di continuare a tenere ancora, insieme a tutto il verde ivi esistente, le palme ormai cresciute ad altezze notevoli. Alcune sono palesemente sofferenti, a rischio caduta. Non è esteticamente accettabile che debbano essere tenute in piedi ingabbiate in puntellature piramidali!!

Inutile parlare infine della pulizia delle strade e della raccolta rifiuti.

Qui la tanto auspicata sinergia fra chi dovrebbe pulire e chi NON dovrebbe sporcare è sempre di la da venire.

E i risultati sono sotto gli occhi di tutti!!!