Paestum: Hera creativa, “L’oltre Binario” nel giardino di Casa Vecchio

Paestum: Hera creativa, “L’oltre Binario” nel giardino di Casa Vecchio
STAZIONE TERMINI, COMMEMORAZIONE MILITE IGNOTO 1921-2021 TRENO DELL EROE

“L’oltre Binario” è l’iniziativa che propone tre eventi nel giardino di Casa Vecchio in via ponte Marmoreo- Paestum dal 19 luglio al 13 settembre prossimi. Promotrice Hera creativa , l’associazione pestana, da poco nata ma già operante da più di un anno in loco: sono i colori, le note e le parole delle stazioni la tematica principale intorno a cui ruotano le tre giornate suddivise tra musica e danza (19 luglio),arti visive (30 agosto)e letteratura(13 settembre). Hera creativa  ha sede in via Ponte Marmoreo di fronte al casello 21 della stazione di Paestum che sta per diventare quel piccolo museo/archivio  ideato ed aspirato dall’artista Sergio Vecchio: ”Prima che questo progetto prenda vita, qui nel luogo dove l’artista ha vissuto e lavorato- chiarisce la presidente dell’associazione Bruna Alfieri- i fondatori e gli amici sostenitori daranno vita ad una serie di incontri e attività creative che sottolineano la sua natura di vicinanza alla stazione ferroviaria, alla cinta muraria della antica Poseidonia, meta di tanti visitatori e appassionati del mito che abita questo luogo. I treni, eterni mezzi di congiunzioni ed incontri, sono racconti da coniugare e proporre attraverso tutti i campi espressivi ed artistici.”                                                                     Del resto nello stesso giardino di Casa Vecchio ci sono una serie di reperti appartenuti alla vecchia stazione dismessa raccolti dall’artista scomparso che raccontano ancora oggi i remoti arrivi e le partenze. Il primo incontro di venerdì 19 luglio vedrà esibirsi per la danza la ballerina Maria Grazia Lettieri per la musica il basso di Flavio Erra e la voce di Marco Vecchio. Nei successivi incontri legati alle arti visive ed alla letteratura gli amici artisti e tutti i partecipanti sono invitati a portare o improvvisare un proprio contributo su ciò che il treno o in maniera più ampia la stazione suggerisce. Un disegno, un racconto di viaggio, un oggetto, un segno faranno parte della raccolta di Hera creativa, creando insieme una futura memoria dello spirito del luogo.

 

Marinetti su Le figaro nel 1909:

“noi canteremo […] le locomotive dall’ampio petto, che scalpitano sulle rotaie, come enormi cavallini d’acciaio imbrigliati di tubi…” Un anno prima  Umberto Boccioni, aveva eseguito un dipinto non futurista: è il 1908 e Il suo treno che passa è un elemento secondario rispetto  alla enorme distesa di grano che afferma  la naturalezza dell’ambiente. Renato Marcello Baldessari nel 1916 realizza il quadro Velocità+treno+folla,: l’artista crea  tanti piani scomposti e simultanei di stampo cubista per rendere sia  l’idea   della velocità ma anche per sovrapporre con maestria
treno,  stazione,  cielo e  folla. Le cromie degli azzurri ed dei blu oltre che una schematizzazione geometrica caratterizzano i treni frontali o notturni in corsa di Pippo Rizzo, futurista siciliano che ama spesso dipingere le ferrovie.