Lourdes: viaggi di fede tra disagi ferroviari estenuanti
dall ‘inviato Rita Occidente Lupo
Ritornano senza più timori i viaggi di fede nella culla della spiritualità mariana, che dal 1858, rese il piccolo paesino dei Pirenei, meta di costanti carovane di pellegrini ed infermi, catturati dai messaggi che la piccola Bernadette, trasmise additando anche l’acqua scavata su dettato della Bella Signora. Dopo un triennio di quasi stop per la pandemia da Covid 19, ripresi a pieno ritmo pellegrinaggi e percorsi turistico-religiosi. Tra i mezzi di trasporto, il treno bianco, così appellato per il trasporto d’infermi, che le Associazioni di Volontariato subito attrezzarono per permetteree a tanti infermi di raggiungere lo spicchio di cielo in terra. Lourdes, con la sua grotta, le piscine: oggi il bagno non viene più effettuato per immersione completa in vasca come prima della pandemia, proprio per mantenere ancora misure di sicurezza, ma ugualmente viene concesso di bagnarsi con l’acqua, rinnovando e recuperando la memoria battesimale. Resta dunque Lourdes un attrattore di fede e conersioni, di guarigioni non solo fisiche, perchè tanti riferiscono d’aver sperimentato in tale luogo una grande pace spirituale. Quella che spesso viene negata ai giorni convulsi dalla quotidiana routine. Ecco perché Lourdes resta un momento di ricarica spirituale per tutti. Ed una meta di speranza per gl’infermi. Purtroppo, però, per tanti ammalati il viaggio in treno diventa una vera e propria odissea! Ore interminabili, perché non vien concessa precedenza a tali vetture. Per non dire che a volte mancano anche i servizi essenziali! Il viaggio dell’Unitalsi lucana, dal 15 al 21 luglio 2024, con circa 30 ore di percorrenza. Decisamente troppe per chi, soprattutto col caldo afoso, che sta surriscaldando questi giorni estivi oltre gradi normali del tempo e per chi presta il servizio volontario. Resta Lourdes davvero così difficile da ben raccordare e parametrare per Ferrovie dello Stato, in una facilità di percorrenza?
