Lourdes: pellegrinaggio in treno verso la terra di Bernadette

dal nostro inviato il Direttore Rita Occcidente Lupo

C’è chi a Lourdes va per la prima volta. E chi puntualmente ritorna annualmente, svolgendo servizio agl’infermi. L’Hospitalitè abbraccia tanti volontari, che svolgono un periodo anche vacanziero di solito, rinunciando ad accattivanti località turistiche, per dedicarsi agli altri.

E ricaricare le batterie. Sia in pellegrinaggio, che da hospitalier, in tanti annualmente per carburarsi spiritualmente, per vivere un anno. Certamente Lourdes è mutata negli anni, ma resta sempre lo stesso il messaggio e soprattutto la Grotta. E’ lì che puntualmente s’ accorre durante la permanenza, per trovare momenti di silenzio interiore, al termine del servizio. Lourdes resta l’acme del cammino di vita spirituale! Tutto basato sulla fede il rincorrersi dei treni, che ancora portano un carico notevole d’infermi, con tanto di barellato, per quelle patologie, che non possono viaggiare in aereo.

Infatti, negli anni, ai primi treni, unico mezzo per raggiungere la meta francse, si son affiancati gli aerei che, squarciando l’etere, accorciano di molto le distanze. Ma c’è chi resta fedele allo spirito di un tempo, preferendo il treno, nonostante le cuccette scomode ed i vagoni sferraglianti, l’afa che la fa da padrona nel periodo estivo ed il disagio di non avere neanche la connessione internet sempre disponibile. Ma quest’è lo spirito dell’andare a Lourdes, il senso del sacrificio di un pellegrinaggio, non di una vacanza a Lourdes! Di tale avviso tanti pellegrini che, nonostante acciacchi ed anta svoltati da tempo, continuano a giungere nella terra di Bernadette volutamente con il treno. Per lasciare le proprie intenzioni alla Grotta, accendere un cero per richiesta di grazie o in segno di gratitudine. Per bere l’acqua delle fontane, la stessa nella quale alle piscine ogni giorno ci si reca in ossequio alla richiesta della Vergine alla Soubirous “Venite a lavarvi alla fontana!”