Polla: Falaut Campus 2024, concerti a complesso di S.Antonio, tra storia e prodigi

Polla: Falaut Campus 2024, concerti a complesso di S.Antonio, tra storia e prodigi

Il Falaut Campus continua a valorizzare i territori di cui è ospite. Il progetto estivo che accoglie centinaia di giovani musicisti da tutto il mondo, si tiene a Polla, in provincia di Salerno. Arrivata alla XIII edizione e organizzata dall’Associazione AFI Falaut ets,  la manifestazione (26-31 luglio, sotto la guida del M° Salvatore Lombardi) raggiunge il suo acme di sera, quando offre al pubblico concerti gratuiti nel Complesso Conventuale di Sant’Antonio. Una location molto particolare, dalle forti connotazioni artistiche e spirituali.

Ritenuta una delle strutture più importanti del territorio, la chiesa è stata edificata nel 1541 come scritto sull’architrave del portone d’ingresso, mentre il convento sarebbe stato realizzato nel 1593. Al suo interno si notano la Quadreria di Michele Ragolia del 1666 (una delle opere più importanti del pittore siciliano, realizzata nel culmine della sua carriera), la Cupola di Domenico Sorrentino (1681/1683), gli affreschi di Pietro Antonio Ferro (prima metà del Seicento) e dei pittori locali Anselmo Palmieri di Polla e Francesco De Martino di Buonabitacolo, mentre il Crocifisso è di Fra Umile da Petralia (1636): realizzato su legno di ulivo, il volto cambia espressione a secondo della posizione del visitatore. È stato dichiarato Monumento Nazionale nel 1925 ed eretto Santuario Diocesano nel 1993. Nel 2012 è  stato inserito tra le “Meraviglie Italiane” , tra i 1000 siti storici ed architettonici più importanti d’italia. Dal 2019 fa parte del cammino di Sant’Antonio che parte da Capo Milazzo in Sicilia e arriva a Padova.

«Il Convento di S.Antonio è il luogo più importante e bello di Polla, punto di riferimento per le sue caratteristiche storiche e artistiche – racconta Teresa Calvino, presidente dell’associazione Lilium – Il rapporto con la popolazopne autoctona è speciale. Dall’inizio fu donata ai frati francescani, i Minori osservanti, che si trovano lì dalla seconda metà del Cinquecento, salvo il periodo della Rivoluzione francese. Il convento mantiene le caratteristiche ad unica navata, una struttura semplice fatta di legno e pietra. In particolare è stata usata la pietra locale di cui è composta la balaustra o l’ingresso della cappella dell’Immacolata realizzata da abili scalpellini del posto. La pietra pollese si ditingue da quella di Padula per essere più scura e dura, quindi più difficile da lavorare. È per questa terra che passò Sant’Antonio, abbiamo anche festeggiato gli 800 anni di quella preziosa traversata. Da qui la grande devozione, ancora più sentita dopo il 2010, quando avvenne il fenomeno della lacrimazione, riconosciuta come prodigio». La Chiesa ha effettuato accertamenti in merito e il panno  con cui è stata asciugata la lacrima è diventata una reliquia. La statua in questione è quella portata in processione ogni anno. Tutto ha avuto inizio prima della festa (che si tiene il 12 e il 13 giugno). «Erano andati a prendere la statua – spiega ancora la Calvino – quando hanno notato il viso vivo del Santo, il suo occhio era rosso come se fosse un occhio umano piangente e sulla guancia destra scorreva la lacrima. Ad osservarla fu fra Mimmo Marcigliano. Il vescovo dell’epoca, Angelo Spinillo, fece poi partire le indagini. L’anno seguente l’evento fu proclamato prodigio. A questo sono seguiti altri prodigi, testimoniati da diversi ex voto lasciati al convento dalle persone».

In tale contesto si stanno tenendo i concerti del Falaut Campus, tra cui le performance della Falaut Campus Orchestra, che sta presentando brani di Piazzolla, Doppler, Paganini, Andersen, Brahms, Mozart, Rameau, Vivaldi, Ortiz. Tanti i Maestri di fama internazionale, tra cui Jean-Louis BeaumadierYlenia Cimino, Valeria Desideri, Bülent Evcil, Mario Pio Ferrante, Fulvio Fiorio, Marc Grauwels, Domenico Guastafierro, Pietro Guastafierro, Francesco Loi, Salvatore Lombardi, Nicola Mazzanti, Paolo Totti, Salvatore Vella e Lucrezia Vitale, le giovani promesse Simone Franciosa, Marco Petraglia, Elena Pajetti, Annika Boras, Christian Pio Nese e Eszter Boglàrka Réti, accompagnati dai pianisti Raffaele Maisano e Amedeo Salvato.

Falaut Campus. Un’occasione particolare per giovani musicisti provenienti da tutto il mondo. Docenti e studenti, concertisti, solisti, professori d’orchestra, nell’arco di una settimana abiteranno a Polla trasformandola in una “città del flauto”. Falaut Campus è un progetto dell’Associazione AFI Falaut ets, che (con esperienza trentennale) opera in ambito organizzativo di eventi musicali sul territorio nazionale e internazionale. Si tengono lezioni giornaliere per i giovani, dalle ore 9 alle ore 18.30: durante la giornata si organizzano attività correlate come seminari, workshop, masterclass, concerti. A fine serata, il concerto con i big dei vari settori. Lo sponsor tecnico Autolinee Curcio si occuperà dei transfer interni per tutta la durata del Falaut Campus.