Ricordando padre Gennaro Lo Schiavo nel 40°anniversario della Dedicazione del Santuario dell’Avvocatella
don Marcello Stanzione
Il 5 agosto 2024 il santuario dell’arcidiocesi di Amalfi-Cava dé Tirreni ha festeggiato un momento importante della sua storia: il 40esimo anniversario della dedicazione del Santuario alla Madonna Avvocata ad opera di monsignor Michele Marra abate benedettino dell’epoca dell’abazia “Santissima Trinità” di Cava dé Tirreni.
A livello popolare qui la Madonna è invocata e venerata con il titolo di “Avvocatella”. Il santuario ha inizio nella metà del 1600 ma il grande apostolo carismatico del santuario è stato “Don Gennarino” il compianto monaco benedettino esorcista e rettore dell’Avvocatella, che è venuto a mancare per andare in Cielo il 10 marzo 2021 per Coronavirus.
Padre Gennaro Costabile Lo Schiavo, monaco benedettino, dopo aver eseguito alcuni lavori urgenti di sistemazione, aprì al culto il santuario l’8 dicembre 1979 facendone grazie al suo energico ed inesauribile impegno un centro di culto a livello regionale.
Padre Gennaro ha svolto per oltre quarant’anni il ministero di esorcista e ogni giorno, alla fine della funzione liturgica pomeridiana – molto curata e partecipata – recitava una preghiera di liberazione e benediceva i fedeli con l’olio della lampada che arde davanti all’icona della Madonna.
Dopo la messa delle ore 17 (tranne il sabato, le festività e altre precise circostanze) padre Gennaro riceveva individualmente le persone che, prima della funzione, avevano segnato il proprio nome sulla lista di chi desidera incontrarlo personalmente. Padre Gennaro riceveva centinaia di persone al giorno e questo per decenni. Il santuario di Maria Santissima Avvocatella si trova a Badia di Cava, sulla collina che domina Cava de’ Tirreni (Salerno). È un luogo ameno e raccolto, in cui si respira una profonda spiritualità mariana. Il suo servizio in parrocchia iniziò con un sogno su padre Pio che egli raccontava così:
“Ero stato da poco nominato parroco della Chiesa di S. Cesareo martire in Cava dei Tirreni il 18 novembre 1979. Nei confini della parrocchia sorge anche un santuario mariano detto dell’Avvocatella. Era in stato di abbandono e chiuso. Dopo i primi restauri finalmente lo aprimmo al culto l’8 dicembre 1979 e la domenica si andava di pomeriggio ad officiarlo con la S. Messa. Una notte sogno Padre Pio seduto ed io inginocchiato accanto a lui, e mi dice delle parole profetiche che poi si sono avverate in questi anni. Io gli ho detto, sempre nel sogno, “ti metterò fuori la Chiesa in quell’ovale vuoto sopra una delle porte di entrata e penserai tu a tutto”.
E così è avvenuto!
Padre Gennaro iniziò a fare gli esorcismi nel lontano 1980 “incaricato dal mio vescovo. Poi i casi sono aumentati e ho frequentato gli incontri con padre Gabriele Amorth, che è stato mio maestro e poi con lui abbiamo iniziato i primi raduni che chiamavamo sacerdotali per non destare sospetti in qualcuno. Sono stato, insieme a lui, uno dei 12 che ha dato origine all’Associazione Internazionale degli Esorcisti, che si radunano ogni anno in Italia”. Nel suo ministero e servizio non smetteva mai di invocare padre Pio. È risaputo che il demonio al solo nome di padre Pio fugge. “Sono tantissimi i casi in cui, esorcizzando il demonio, si scaglia contro Padre Pio chiamandolo con i nomi più brutti e anche ladro di anime. Non posso dimenticare di un giovane posseduto che gli sputava addosso quando nominavo il suo nome e chiamandolo con i titoli più obbrobriosi. Ma quando si invoca il suo nome negli esorcismi, il diavolo non lo vuole sentire perché gli dà un fastidio enorme e urla dicendo “mandalo via, che mi tortura, mi brucia”.