Napoli: Mezzogiorno, Visconti (Ficei) «Investire su infrastrutture shipping»
«Uno dei principali punti di forza del Mezzogiorno è il suo ruolo come serbatoio energetico verde, generando oltre il 39% del totale nazionale da fonti rinnovabili. Questo non solo posiziona il Sud come leader nella transizione energetica, ma rappresenta anche un asset strategico per il futuro sostenibile dell’intero Paese».
Lo ha detto Antonio Visconti, presidente della Ficei (Federazione italiana consorzi enti di industrializzazione) e numero uno dell’Area di sviluppo industriale di Salerno, commentando l’ultimo report pubblicato da Srm, il centro studi legato a Intesa Sanpaolo, che delinea un quadro positivo per l’economia del Mezzogiorno con una crescita che supera quella del resto d’Italia.
«Nel 2023, il Pil del Mezzogiorno ha segnato un incremento dell’1,3%, superiore al +0,9% nazionale, e il trend continua nel 2024 con dati incoraggianti in vari comparti. Compreso quello turistico che ha mostrato segnali di recupero, con le presenze straniere che hanno raggiunto il 101% dei livelli pre-pandemia. La domanda turistica internazionale si configura come un pilastro fondamentale per il rilancio economico della regione – ha aggiunto Visconti –. Nonostante questi sviluppi positivi, il Mezzogiorno deve affrontare alcune sfide per consolidare la sua crescita. Il leggero calo del numero totale di imprese e la diminuzione delle startup innovative (-1,7% rispetto a -7,2% nazionale) suggeriscono la necessità di sostenere l’imprenditorialità e di incentivare l’innovazione tecnologica per mantenere il ritmo di crescita».
«La logistica e lo shipping, pur rappresentando un forte vantaggio competitivo, richiedono investimenti infrastrutturali continui, soprattutto al Sud, per evitare colli di bottiglia che potrebbero limitare il potenziale di crescita del settore. È fondamentale inoltre migliorare le infrastrutture di trasporto e comunicazione per supportare l’espansione economica. Investimenti pubblici e privati devono essere diretti verso progetti che migliorino l’accessibilità e la connettività del Mezzogiorno con il resto d’Italia e d’Europa».
«Inoltre, il divario di competenze rimane una barriera significativa. Investire in formazione e istruzione è cruciale per fornire alla forza lavoro le competenze necessarie per partecipare attivamente a un’economia sempre più digitale e orientata all’innovazione. Allo stesso modo – conclude il leader Ficei – politiche che incentivano la ricerca e lo sviluppo possono stimolare ulteriormente la crescita delle startup e delle imprese innovative. Creare un ecosistema favorevole all’innovazione può attrarre talenti e capitali, promuovendo un ciclo virtuoso di crescita».