Caldo africano: bere a volontà!
di Rita Occidente Lupo
Caldo torrido, pressioni che vanno a picco, astenia debilitante. I sintomi del clima africano, che in questo agosto afoso, stanno creando panico per l’elevato tasso d’umidità e la colonnina di mercurio in ascesa giorno dopo giorno, implorano riparo per fronteggiare l’emergenza. Dieta leggera, evitare di stare all’aperto nelle ore più calde e soprattutto bere, tampone per i 40° che registrano le metropoli. Spossatezza, crampi, tachicardia e senso di vertigine, sintomi della probabile disidratazione, per le costanti sudorazioni. Di qui l’appello dei sanitari a non privarsi dell’acqua a volontà, anticipando lo stimolo della sete, che sorge spontaneo quando la perdita idrica supera lo 0,5%, già segnale di stress idrico. Pertanto, bere con costanza durante tutto l’arco della giornata, aiutandosi anche con integratori, per chi svolge attività ginnica o anziani più vulnerabili agli sbalzi metereologici, la ricetta per fronteggiare la calura assediante, che non si presentava da anni.