I nostri tempi…e che tempi…iniqui!

I nostri tempi…e che tempi…iniqui!

Rita Occidente Lupo

Un pazzo mondo:  chi ama la vita, la perde violentemente, mentre chi non la riesce a gestire, sceglie di sopprimerla. Chi ansioso di genitorialità, sbanda contro natura e chi ricorre a rifiuti o a servizi igienici commerciali, per sbarazzarsi di un vagito nascente. Chi grida lavoro, non volendo incrociar le braccia e chi famelico d’ozio lo rinnega, per conflitto ambientale. Chi non può garantirsi il necessario, per vivere e chi soltanto con assegni bancari, ritira superprezzolati “doni” all’amante di turno! Chi studia allo spasimo, con la pia illusione di superar concorsi occupazionali e chi parco d’ignoranza,  detta legge in un ruolo, con la raccomandazione politica di turno! Chi calpesta la famiglia etero e chi intende strapparne, sulla piazza  omo, il diritto civile a costituirla. Chi onesto, spacciato becco e chi ladro, intelligente. Chi corrotto,  abile a saper vivere e chi probo, compatito. Chi ligio al dovere, pedante e chi superficiale, pratico. Chi religioso, “bizzoco” e chi ateo, evoluto. Chi serio, demodè e chi scaltro, al passo coi tempi. E che tempi! Quelli che non soddisfano più,  lasciando ogni giorno, sul campo di battaglia, feriti gli stessi killer abominevoli. Stragi senza senso, sgomentanti per l’imprevedibile normalità degli autori o per la futilità motivazionale, nel caos mentale e morale che attanaglia ormai il nostro tempo. Orfano di punti di riferimento, lepre di liceità illecita, d’illegalità marciante, d’amoralità asfissiante. Le verità,  traslate! Nessuno osa più quasi sollevare la voce, a commentare fatti che, in altri tempi censurati, interpretati da soli. Ignorando dove guardare, non conoscendo il corso d’eventi così precipitosi, acceleranti la degenerazione dell’umanità, compressa dalla ferinitas. L’istinto, l’immediatezza, la carenza di freni inibitori, l’assoluta assenza di principi sui quali impostare l’esistenza, soci di giorni inquieti. Perchè, la stella polare, orientante verso mete irraggiungibili, a detta della scienza del tempo! Eppure sembra strano che, quanti plaudono all’apoteosi dell’emancipazione, andando contro le regole del vivere sociale, nell’ ostrzione del diritto naturale anche alla continuazione della specie,  non riescano a discernere il bene dal male, il giusto dall’errato…così, infatti, la babele sovrana, sbaragliante equilibri sempre più labili e flessibili. Farebbe bene a molti, rabdomanti di senso, al nonsense dilagante, al di là delle sagrestie domenicali e dell’incenso delle solennità, ricordare che Qualcuno, di nome Cristo, come scrisse Luca nel suo Vangelo, oltre duemila anni fa, profetò alle folle: ” Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite Viene la pioggia, e così accade. E quando soffia lo scirocco Ci sarà caldo, e cosi accade.  Ipocriti! Sapete giudicare l’aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo iniquo?»