Visioni mistiche di Marie-Julie Jahenny nel libro di don Stanzione
Annamaria Maraffa
Questo libro di don Marcello Stanzione intitolato “Marie-Julie Jahenny. Una veggente bretone tra apparizioni del cielo e rivelazioni sulla fine dei tempi” edito dall’editrice Sugarco si focalizza sulla figura di Marie-Julie Jahenny (1850-1941), una semplice contadina bretone della Francia postrivoluzionaria che visse per oltre novant’anni e che ebbe, secondo i suoi estimatori, per oltre sessant’anni, numerosi messaggi e rivelazioni direttamente dal cielo.
Marie-Julie Jahenny è nata a Blain il 12 febbraio 1850, la famiglia, quando lei aveva ancora pochi anni di vita, si trasferisce nel paesino di La Fraudais. Molto presto la piccola si distingue per il suo immenso amore per la Croce, la preghiera e la Madonna.
La sua è una vita costellata da eventi soprannaturali, estasi, visioni del futuro, dialoghi diretti con santi e sante nel Cielo, profezie sulla Chiesa, la Francia, l’Italia e il mondo.
Non sempre compresa, anzi anche osteggiata, Marie-Julie morirà a La Fraudais il 4 marzo 1941. In totale si conterebbero ben 3.000 estasi nel corso della sua vita. Avrebbe visto circa 200 santi.
Don Stanzione ci presenta la figura di questa presunta veggente, molto famosa in Francia, riportando nel suo testo le numerose testimonianze dei medici, dei sacerdoti e dei laici che l’hanno assistita. Questi presunti messaggi profetici sono spesso indicatori di tempi difficili che si stanno approssimando per l’umanità e per la Chiesa cattolica in particolare che attraverserebbe una fase di decadenza mai vista prima. La Jahenny ha ricevuto dal cielo tutte le indicazioni e precisazioni riguardanti lo scapolare delle sante piaghe, denominato appunto scapolare di benedizione e protezione.
La raccomandazione legata allo scapolare è che esso venga esposto nelle Cappelle e nelle case, in modo che eserciti la sua azione speciale e benevola verso i devoti e i puri di cuore.
Nell’estasi del 23 agosto 1878 la Vergine mostra alla veggente un largo scapolare, più largo di quelli usuali.
Un po’ più largo del palmo di una mano. Il colore è viola, come quello della violetta. Che cosa rappresenta? Al centro si vedono i tre chiodi che hanno crocifisso Gesù sulla Croce.
I chiodi sono sovrapposti alle estremità e da ogni punta stilla una goccia di sangue vermiglio. Le tre gocce di sangue si uniscono per cadere in un piccolo calice dipinto in rosso. Il calice che è circondato da una corona di spine reca, incise, tre piccole croci sulla parte anteriore di esso. Per quanto riguarda lo scapolare che si trova sul mantello della Santa Vergine esso è sorretto da due nastri di color violaceo. Essi passano su entrambe le spalle.
La Madonna è seduta e tiene fra le braccia suo Figlio. La bocca e la testa di Gesù sono appoggiate sul suo cuore materno. Se guardiamo in basso vediamo l’angelo, inginocchiato di fronte a Gesù: tutto vestito di bianco, è intento ad asciugare i piedi di Gesù. Sulla testa l’angelo porta una corona bianca e il suo abito è cinto da una cintura rossa. A destra dello scapolare, sopra l’angelo, vediamo una scala incisa. Dietro a Gesù, a sinistra, la canna della Passione dipinta di rosso.
La Madonna ha parlato direttamente alla veggente, offrendole la spiegazione di questo scapolare: “Io mi rivolgo a te, mia vittima, e al mio servitore (presumibilmente questo passaggio del testo fa riferimento all’abbè David, suo direttore spirituale). Figli miei della Croce, da tanto tempo Io e mio Figlio volevamo far conoscere questo scapolare di benedizione. Figli miei, esso è stato fatto sul mio Cuore, perché il mio Cuore è l’emblema della semplicità e dell’umiltà, ecco perché ha questo colore viola”.
La Madonna prosegue esortando i fedeli a venerare i chiodi con cui è stato crocifisso suo Figlio: “I chiodi che hanno forato i piedi e le mani di Mio Figlio sono poco venerati, e invece lo devono essere”, ecco spiegato il motivo per cui sono stati fatti dipingere i tre chiodi sulla parte anteriore dello scapolare.
L’obiettivo è che lo scapolare riesca a far passare nei cuori dei figli della Croce un profondo messaggio: la devozione dei sacri chiodi e dei momenti successivi alla deposizione dalla Croce. Marie-Julie Jahenny è molto conosciuta in Francia e l’obiettivo di don Marcello Stanzione è di diffondere, tramite questo libro, la sua conoscenza anche in Italia.