VERBI SWAHILI: KUPOTEA perdersi, smarrirsi

VERBI SWAHILI: KUPOTEA perdersi, smarrirsi

Padre Oliviero Ferro

“Mtoto wangu alipotea njiani. Nitafanya je, padiri?” (mio figlio si è perso per strada. Cosa posso fare, padre?) mi diceva una mamma, tutta preoccupata per il figlio. Mi faccio raccontare da quanto tempo mancava da casa, con chi era andato e perché aveva fatto quel viaggio. Decidiamo di mandare qualcuno lungo la strada del lago e altri con la piroga per vedere se per caso fosse finito in acqua. Dopo molte ore di ricerca, riescono a trovarlo. Lo portano a braccio fino al dispensario della missione. L’infermiere cerca di rianimarlo. Noi intanto, con la mamma, preghiamo. Dopo vari tentativi, apre gli occhi, si guarda intorno, vede la mamma e corre ad abbracciarla. Lei gli chiede perché non aveva fatto avere sue notizie. Lui, a fatica, racconta quello che gli era successo. Tornando da casa dalla scuola, aveva incontrato qualcuno che voleva depredarlo delle poche cose che aveva e lo aveva bastonato e lasciato mezzo morto a terra. Finalmente un buon samaritano si era fermato e aveva cercato di curarlo con quello che aveva. Poi se ne era andato. E lui, piano piano, stava cercando di ritornare a casa, quando ha incontrato il gruppo di giovani che avevamo mandato alla sua ricerca. Ora era contento di essere tornato al paese e in vita. Gli dico che, la prossima volta, si faccia accompagnare da qualcuno. Non sempre si riescono a fare i miracoli, ma ci vuole anche un po’ di attenzione. Non tutti sono persone buone ed è meglio andare con degli amici.