Nocera Inferiore: 25^Sagra Missionaria Francescana del Convento “Storia e Leggenda”, mostra su Cavalieri Templari

Nocera Inferiore: 25^Sagra Missionaria Francescana del Convento “Storia e Leggenda”, mostra su Cavalieri Templari
Successo strepitoso di pubblico alla 25° Sagra Missionaria Francescana presenti Cavalieri e dame dell’Ordine dei Templari Cristiani Jacques De Molay – Poveri Cavalieri di Cristo di San Bernardo, gli stessi  ha partecipato  alla Santa Messa presso il Convento S. Andrea  dei Frati Francescani Minori Cappuccini di Nocera.
La delegazione, guidata dal Gran Priore e Maestro Internazionale Fr. Massimo Maria Civale dopo la celebrazione eucaristica hanno inaugurato la mostra in esposizione presso l’antica Cappella gentilizia del Convento di S.Andrea.  La mostra è stata ideata e progettata dalla Associazione dei Poveri Cavalieri di Cristo, in collaborazione con l’Associazione S.Andrea Laudato Sii presidente l’Avv. Maria Pia Attianese con l’instancabile Ministro Francescano del terz’ordine Fr. Rosario Casalunga. Patrocinata dall’Accademia delle Culture e delle Scienze Internazionali e dal Gran Priorato Internazionale dei Cavalieri Templari Cristiani Jacques De Molay.“ L’esposizione – spiega il direttore artistico della mostra nonché Gran Priore Internazionale della Confraternita dell’Ordine dei Cavalieri Templari Cristiani Jacques De Molay Fr. Massimo Maria Civale –è stata organizzata nei minimi dettagli e voluta molto didattica per permettere ai ragazzi delle scuole dell’Agro Nocerino sarnese e non solo di conoscere attraverso i pannelli illustrativi i nomi dei personaggi, le date e le ricerche effettuate dai vari storici sui Templari.
Presenti nell’ala dedicata agli artisti, una personale del maestro fiorentino Ernando Venanzi artista che da decenni serve casa Grimaldi, ritrattista della famiglia del Principe Ranieri (26 sue opere sono nel museo del Principato e un quadro ha dato vita ad un francobollo), Dialoghi di luce e colore in concorrenza continua con il delinearsi ultimo della forma, nell’opera del maestro Ernando Venanzi, l’artista ufficiale e Cavaliere dell’Ordine al merito culturale del Principato di Monaco Nativo di Foligno, in Umbria, con formazione preliminare presso il Liceo artistico e l’Accademia di Belle Arti di Perugia, Nell’Ala della collettiva artistica la pittrice Loredana Giannuzzi con una delle due opere presenti il Santo Gral , le sue opere, spesso raffigurano figure femminili, in un contesto poetico, dai colori tenui che variano dall’ocra al roseo e dal blu alle sue sfumature a volte graduali a volte d’impatto visivo, attirando l’occhio dello spettatore nella sua profonda dimensione emozionale, L’artista è nata a Roma fin da piccola ha sempre cercato d’istinto di decorare o personalizzare quello che la circondava. Inoltre in esposizione il Libro Templare più grande del mondo del Maestro Edoardo Grecò realizzato con un composto denominato polvere di Vento all’interno di questo enorme Libro con dimensioni 75 cm x 55 con un peso che può variare da 36 -37 kg essendo questo soggetto al variare di temperatura giornaliera, a causa delle caratteristiche dei materiali vari(vegetali) Polvere di Vento, di segreta composizione, mistura che fù scoperto dai Monaci guerrieri Templari in Oriente, che fu usata per realizzare libri, pergamene e stampe varie. Materiale vivo che tutt’oggi viene usato dal maestro Edoardo Grecò, autore del suddetto libro gigantesco. per la realizzazione delle sue opere artistiche e pubblicazioni di manoscritti. Il libro contiene una importante mappa segreta dei Cavalieri Templari e la spiegazione scientifica della Polvere di Vento.  il fine della manifestazione oltre alla promozione storica e “didattica” della Mostra i dignitari Templari tra di loro  lo storico Prof. Michele Di Iorio , sarà pronto a rispondere a domande e curiosità, ma anche a sfatare i luoghi comuni che serpeggiano dietro le figure dei monaci – guerrieri. Alcuni cavalieri, amati da Dio rinunciarono al mondo e si consacrarono a Cristo. Osservavano la povertà, la castità e l’obbedienza. Il fondatore dell’Ordine Ugo di Payns insieme ad altri 8 fratelli. Il Rè di Gerusalemme diede a loro alcuni locali del vecchio Tempio di salomone e per questa ragione furono chiamati Templari”. Sono diverse le leggende che nel corso degli anni si sono diffuse intorno alla figura, più o meno mitica, dei cavalieri templari,* custodi del Santo Graal**Arca dell’Alleanza* . Il periodo storico che vogliono principalmente rievocare è databile tra il 1118, data di fondazione dell’ordine, e il 1314, data della morte sul rogo dell’ultimo Gran Maestro Templare, Jacques de Molay. Nessuna filosofia di vita, nessuna convinzione religiosa, solo un modo per dare un senso ad una figura, quella dei templari, su cui sono state dette e scritte pagine infinite.
NOTE STORICHE O LEGGENDA: IL FONDATORE DEI CAVALIERI TEMPLARI ERA NOCERINO!!!
Di recente, sono state riproposte ipotesi già formulate da alcuni eruditi del ‘600 che ritenevano il fondatore dell’Ordine dei Templari, Ugo dei Pagani, di origini italiane, precisamente di Nocera de’ Pagani, l’attuale Nocera Inferiore (SA), L’italiano che fondò i Templari). Due sono le fonti principali sulle quali si basano tali ipotesi: la genealogia seicentesca della famiglia Pagano di F. CAMPANILE, Dell’ armi overo insegne dei nobili e una lettera del ‘400.
Il Campanile individua l’Ugo di Pagani fondatore dell’ordine, in un Ugone appartenente alla famiglia bretone-normanna Pagana, che avrebbe dato nome a Nocera de’ Pagani in provincia di Salerno.
Dalla lettera invece si evincerebbe il legame di parentela tra l’Ugo, che scrive dalla Terrasanta, e la famiglia Amarelli – de’ Pagani dell’Italia meridionale, che aveva possedimenti sia a Nocera sia in Lucania (MOIRAGHI, L’italiano, pp. 71-109). La lettera sarebbe stata scritta da Hugo de Paganis nel 1103; quindi, 15 anni prima della data indicata tradizionalmente dagli storici come fondazione dei Templari. Nella lettera, Hugo scriveva a un suo zio, appartenente alla famiglia degli Amarelli, raccontandogli della morte del cugino Alessandro, membro dei Templari, avvenuta in uno scontro con alcuni predoni infedeli. Tuttavia, di questa presunta lettera originale resta oggi solo una copia quattrocentesca, accompagnata da un’autenticazione notarile fatta nel ‘600. Insomma, un documento che potrebbe essere solo la prova della volontà di una famiglia nobile del ‘400 di nobilitare ad arte il proprio passato vantando, come spesso accadeva, la partecipazione dei propri antenati alle Crociate.