VERBI SWAHILI: KUPUMUA respirare
Padre Oliviero Ferro
“padiri, kuja mbio, mtoto wangu ni karibu kufa (padre, vieni in fretta, mio figlio sta per morire)”. Dalle sue parole ho capito che si tratta di una cosa grave. Chiamo Bizimana, l’infermiere, dicendogli di prepararsi, perché mi sembra che il bambino faccia fatica a respirare (kupumua). Andiamo di corsa e vediamo che la mamma sta piangendo. L’infermiere fa le manovre per farlo respirare e, dopo poco, rigetta qualcosa dalla bocca. Allora chiediamo cosa è successo. La mamma mi dice che il bambino aveva ingerito (aveva 3-4 anni) un noce di cola e si era bloccata in gola. Siamo arrivati in tempo. Dico alla mamma di stare più attenta e di dare da mangiare qualcosa di liquido (latte o qualche frutto frullato o schiacciato bene), in modo che possa riprendersi. L’infermiere poi le ricorda di passare nel pomeriggio con il bambino per vedere come si evolve la situazione. Basta poco. È successo anche a noi,magari per il desiderio di mangiare in fretta qualcosa che ci piaceva, e ci è rimasto in gola.