VERBI SWAHILI: KUPUNGUZA diminuire

VERBI SWAHILI: KUPUNGUZA diminuire

Padre Oliviero Ferro

Andare al mercato è sempre bello. Si possono fare tanti incontro, ma è soprattutto l’atmosfera che si respira. È qualcosa di speciale. Sembra di essere a teatro. Ti avvicini a uno che vende frutta, verdura, carne o altre cose. Ti guarda bene in faccia. Vede che sei bianco e già pregusta un guadagno  speciale. Ma chi è di fronte a lui ormai ha imparato quello che succede al mercato e aspetta la prima mossa del venditore. Tu, senza dare troppo nell’occhio, chiedi quanto costa la carne di mucca che è stata appena macellata. E’ vero c’è qualche mosca che le fa compagnia e qualche cane affamato. Ma tu fai finta di niente (mica devi comprare anche loro). “Kwa weye, nitaomba 300 zaire (era la vecchia moneta degli anni ’80, ora c’è il franco congolese e il valore della moneta è fuori controllo) kwa kilo (per te, chiederò 300 zaire al kilo)”. Ci penso un attimo e gli dico:”Nilisikia bien, lakini sina franka mingi. Nitakupatia 80 zaire (ho capito bene, ma non ho molti soldi. Ti darò 80 zaire). Pungusa bey yako, ikikupendeza (abbassa il tuo prezzo, per favore)”. E così si va avanti a rilanciare il prezzo. Dopo almeno 30 minuti, il venditore mi dà l’ultimo prezzo. “Sawa, tufanye 145 zaire na nyama ni tayari kwa mfuko yako (va bene, facciamo 145 e la carne è pronta per il tuo sacco)”. Ringrazio, insacco e, come da tradizione, dico “Na kiongezo iko wapi? (ma l’aggiunta dov’è)”. Il venditore aveva capito che ero il missionario della parrocchia. Allora taglia un altro pezzetto di carne e mi dice:”Padiri, naona ya kama uko na mayele. Unajua desturi ya soko. Na weye pia ongeza kiongezo (padre, vedo che sei furbo. Conosci le abitudini del mercato. Allora anche tu aggiungi qualcosa)”. E così gli aggiungo 5 zaire e tutti e due siamo contenti.