Cava de’ Tirreni: petizione popolare per fermare fuochi d’artificio rumorosi, Senatore di Meridione Nazionale in prima linea

Cava de’ Tirreni: petizione popolare per fermare fuochi d’artificio rumorosi, Senatore di Meridione Nazionale in prima linea

Continua la battaglia per porre fine alla pratica ormai insostenibile dei fuochi d’artificio rumorosi che ancora oggi accompagnano feste religiose e celebrazioni private nel territorio di Cava de’ Tirreni. In risposta a questa problematica, è stata indetta una petizione popolare per chiedere alle autorità locali e religiose di intervenire, eliminando l’uso dei botti rumorosi a favore di soluzioni più sicure e rispettose, come i fuochi d’artificio silenziosi e musicali.

Il coordinatore regionale di Meridione Nazionale, l’avvocato Alfonso Senatore, ha espresso con fermezza la necessità di una riflessione profonda da parte di autorità e cittadini sull’impatto devastante che questi spettacoli rumorosi hanno sugli animali domestici e sui bambini.

“I botti, assordanti e inutili, provocano stress e sofferenza a esseri viventi indifesi, come cani e gatti, oltre a compromettere la serenità dei bambini. Non possiamo più tollerare una simile barbarie”, ha dichiarato l’avvocato Senatore. “Questo problema va affrontato non solo a livello legale, ma anche culturale. Il mondo civile sta adottando spettacoli pirotecnici silenziosi, che preservano la bellezza delle celebrazioni senza arrecare danni a nessuno”.

La petizione, che ha raccolto già numerose adesioni, chiede che vengano fatti rispettare i divieti già esistenti sulle esplosioni illegali, inclusi i pericolosi fuochi noti come “bombe di Maradona”. “Molti dei fuochi utilizzati non solo sono assordanti, ma anche vietati per legge. Le autorità devono intensificare i controlli affinché tali pratiche illegali cessino una volta per tutte”, ha aggiunto l’avvocato.

In un appello diretto alle istituzioni ecclesiastiche e ai comitati organizzatori, l’avvocato Senatore ha dichiarato: “Non si può più tacere di fronte a questa situazione. Preti e organizzatori devono prendere coscienza del danno che arrecano, smettendo di promuovere pratiche dannose che vanno contro i valori cristiani di rispetto per i più deboli”.

L’iniziativa si inserisce in una campagna più ampia per garantire che Cava de’ Tirreni rispetti le normative e i valori umanitari. “Siamo pronti a portare avanti questa lotta con determinazione, ma confidiamo che le autorità competenti intervengano prima che la situazione degeneri ulteriormente. Non si tratta solo di ordine pubblico, ma di civiltà e rispetto”, ha concluso Senatore.