La storia non si ripete

La storia non si ripete
Giulio Caso
La storia ripresenta il grigiore del passato?
È esatta, la tesi vichiana dei corsi e ricorsi storici?
Si e no.
Nel breve periodo, che vuol dire anche centinaia di anni, ci possono essere poche variazioni e perfino stagnazioni. Nella continuità media c’è sempre un cambiamento. La causa principe è l’entropia, questa legge universale che tende a dissolvere le cose.
Un esempio per rappresentare l’entropia è costituito dalla spirale.
Se la storia si ripetesse esattamente potremmo rappresentarla con una circonferenza che si richiude su se stessa e ripercorre, anche dopo secoli, punti e situazioni sempre uguali.
In un certo senso sarebbe un mondo chiuso, già stabilito, eterno.
C’è, però, da considerare inevitabilmente l’entropia, l’inarrestabile entropia che non permette infinite stabilità.
Per rappresentare questa situazione utilizziamo, dunque,
una spirale.
Una spirale può rappresentare la presenza dell’entropia perchè si evolve.
Evolvendosi, nei due versi, gli estremi della spirale non si toccheranno mai.
Uno si dirige all’infinitamente grande.
 I lembi, ovvero, le due linee affiancate, sembrano parallele, ma invece si allontanano, sempre più, fino a dissolversi, anche loro, all’infinito man mano che si evolve la spirale.
L’altro punto insegue  restringendosi  l’infinitamente piccolo.
La vita, quindi, è ben rappresentata, non dalla circonferenza, ma dalla spirale.
Ci sono ancora i corsi e ricorsi storici, di vichiana memoria, ma non sono uguaglianza di situazioni. Sono solo similitudini, perchè il contesto, nel frattempo, si è evoluto.
Ecco che per l’interpretazione della storia attuale è utile prendere esempi dal passato, ma non pedissequamente perchè il contesto si è, appunto, evoluto e bisogna conoscerlo e analizzarlo. Cambiano situazioni, alleanze, punti di vista e finalità, la spirale della storia cambia, lentamente, a strappi, ma continuamente.