Libertà per alvei fluviali

Libertà per alvei fluviali
Giulio Caso
Con il passaggio all’autunno e vieppiù, poi, all’inverno, sempre più spesso si vedono e si vedranno case e fabbricati vari trascinate dalle acque di qualche fiume in piena.
Non si tratta, quasi mai, di drammi imprevisti.
Vediamo perchè.
Quasi sempre il sottosuolo dei fabbricati è costituito da litotipi identici alle stesse sabbie e materiali del letto del fiume.
Quindi si tratta di sabbie etc.  trasportate in precedenti piene del fiume stesso. Praticamente è la parte di alveo sottrattogli.
Dunque è come se avessero costruito nel letto del fiume .
Non si è rispettata una, sia pur minima, distanza di sicurezza.
La prudenza e lo studio dei fenomeni idrologici e idrogeologici impongono alvei con spazi laterali di rispetto. Cioè di terreni liberi ai lati che permettano assorbimento ed espansione in caso di aumento di portata.
I fiumi ed i torrenti non debbono, non possono essere imprigionati dall’interesse e dalla presunzione umana.
Ci sono norme in merito. Certo non sarà possibile riapplicarle subito, ma si applichino, man mano, dove è possibile senza concedere più deroghe o permessi per edifici fatiscenti da ricostruire in prossimità delle sponde dei fiumi.
Un buon inizio e severità nelle applicazioni ridurrà tragedie e perdite di vite umane.