Salerno: Radicali, Donato Salzano “Padri e figli”
Il romanzo di Ivan Turgenev analisi impietosa di un conflitto generazionale. Ai padri, aristocratici, idealisti, immobili nella loro privilegiata sclerosi, si contrappongono i figli, democratici, materialisti, nichilisti. Ma forse il nostro caso con il nichilismo di Turgenev e la sua analisi schematica del conflitto generazionale non hanno nulla a che vedere, oppure no, ma tant’è ..
Dopotutto il personale è politico e il politico è personale, come si diceva in una espressione tanto in voga negli anni settanta, molto cara a Marco Pannella. Le sorti e la gestione di uno strappo politico senza precedenti e di mai più ritorno, vede le due parti contrapposte, gli uni e gli altri impegnati in uno scontro frontale, si spera ovviamente politico, senza né vinti e né vincitori. Un Armageddon che può essere soltanto mediato dal rapporto conflittuale tra il padre idealista, immobile, e per alcuni aspetti perfino ieratico ed il figlio materialista, pragmatico, forse positivista, che per tanti aspetti risulterebbe appunto apparire anche nichilista.
Il voto ci sarà, non anticipato come chiedono a gran voce le sirene di Regime, persino con una velleitaria mozione di sfiducia, ma piuttosto a fine legislatura all’ultima finestra utile come previsto dallo Statuto. Il tempo sarà necessario per dare alla Corte di esprimersi in un giudizio si spera di diritto, sempre se i richiedenti effettivamente lo richiedano, anziché come da costume italico soltanto annunciarlo. La politica invece avrà il tempo di aprire alla ragione le finestre e i balconi per fare entrare nei palazzi il vento di una fase costituente, che parta dalla previsione di legge delle primarie di coalizione, fino alla effettiva attuazione degli istituti di democrazia partecipata anche attraverso il voto e la sottoscrizione in rete. Questa sì davvero una rivoluzione positiva, una apertura a quella democrazia liberale, quella americana, dove diventa determinante il voto di sei Contee dei Monti Appalachi come quello di sei Comuni del Matese. Un movimento trasversale per le primarie, la democrazia liberale e lo stato di diritto.