Salerno Ponteggi ’92, a La Spezia cade l’imbattibilità esterna

Salerno Ponteggi ’92, a La Spezia cade l’imbattibilità esterna

L’imbattibilità esterna della Salerno Ponteggi ’92 cade alla settima giornata al PalaMariotti di La Spezia, dove la Cestistica Spezzina s’impone 64-57 staccando le granatine, che restano a quota 6 in classifica. Tanti rimpianti per la squadra di coach Di Lorenzo che, seppur mai in vantaggio, ha sempre tenuto vivo il contatto ma non ha saputo dare la sterzata nel finale dopo aver recuperato 10 punti. Non bastano i 19 punti di Oliveira.

Pronti-via: segna Mbaye, pareggia Orchi. Spezzine a +4, Oliveira fa 6-6 dopo 4’. Le padrone di casa esultano per la tripla di Missanelli dell’11-6; Yusuf accorcia dalla lunetta ma poi sale in cattedra Diakhoumpa per il 15-8 che invita Di Lorenzo a chiamare un minuto di riflessione. Guzzoni fa +9 a due giri di lancette dal primo intervallo. La Spezia non scappa anche grazie al gioco da tre di Oliveira per il 17-11 di fine primo quarto. Si torna in campo con la tripla della portoghese che riavvicina le granatine. Copia-incolla di Kirschenbaum, 18-17 a 7:45 dall’intervallo lungo. Rispondono Mbaye, che volteggia nel pitturato, e D’Angelo per il +5. Gara equilibrata, con percentuali non esaltanti su ambo i fronti. La Salerno Ponteggi ’92, per la verità, forza la giocata in una serie di occasioni, macchiandosi di qualche fallo di troppo (11 dopo un quarto d’ora, 3 per la sola Vitali). Bene Yusuf, preziosa in difesa e lucida sull’altro fronte: sua la firma sul -3 (24-21 a 3’:30” dal termine del secondo periodo. Ancora Diakhoumpa a segno, Salerno non sfrutta un paio di contropiede interessanti e La Spezia piazza la bomba del 29-21 a 90” dal riposo con Templari, che fa poi uno su due dalla lunetta appena dopo. Salerno non si arrende e torna a -3 con i capolavori dalla distanza di Oliveira e De Mitri che inducono Corsolini a chiamare il timeout. Parziale invariato (32-29) quando inizia il terzo quarto con Missanelli a bersaglio e la risposta di Valerio. Granzotto sull’acceleratore con la tripla del 39-31 e, dietro le spalle, l’assist della serata no look del 41-32 a Missanelli. Valerio e Kirschenbaum rosicchiano, alla mezzora è 47-41. L’ultimo quarto è da montagne russe. D’Angelo, Templari dall’angolo e Missanelli fanno +14 dopo l’ultima pausa in 3’. Vitali fa il quinto fallo e saluta la partita. Le liguri chiudono ogni spazio e per Salerno pare finita. Pare. Scala fa en plein sui liberi e interrompe il digiuno campano. Dentro anche Scolpini; ultimi sussulti col -6 (56-50) a 3’ dalla fine con la tripla di Oliveira e Valerio che rovescia bene sotto canestro e sbaglia la tripla del possibile -2 a un minuto dalla fine, prima del suo quinto fallo. Oliveira scrive il -3, poi Templari rifà +5 (60-55) a 40” dalla sirena. Minuto dalla panchina granata. Yusuf mette subito bene il 60-57, poi manda in lunetta Missanelli che fa due su due con 24” da giocare: Oliveira sbaglia da tre, La Spezia vince 64-57.

Il commento di coach Di Lorenzo: “Percentuali al tiro negativissime e tante palle perse. Non si può competere quando fai meno del 40% da 2, in alcuni casi da posizione favorevolissima, e il 28% da 3 contro una squadra quadrata e attrezzata. Eppure ci sono rimpianti, l’avevamo raddrizzata nel finale ma abbiamo sbagliato in difesa sul tiro più importante. Troppe disattenzioni, abbiamo gettato via palloni per insicurezza. Se non diamo una sterzata a queste percentuali, si perde contro tutti. Le partite si vincono anche se si segna, non solo se si difende. Anche su questo, però, abbiamo concesso troppo a La Spezia, che aveva una media di 50 punti a gara nelle ultime sei. Ora testa alle prossime”.