Nocera Superiore: IC “Fresa Pascoli”, DS Cirino su dimensionamento scolastico
DS Michele Cirino
E’ triste e sconcertante constatare l’ultimo dispositivo Regione Campania sul DIMENSIONAMENTO che nell’allegato n 3 della nota appare come un fulmine a ciel sereno. La nota Regione Campania così recita: CREAZIONE NUOVO ISTITUTO COMPRENSIVO MEDIANTE ATTIVAZIONE CODICE MECCANOGRAFICO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ATTIVO DALL’A.S. 2025/2026. Tale disposizione di dimensionamento, prospettata con questo anomalo e improvviso modus operandi, nuoce in modo abnorme e inaspettata la serenità e la continuità di un lavoro delle istituzioni scolastiche che negli anni ha così tanto caratterizzato positivamente la qualità dell’offerta formativa sul territorio. Nell’ultima disposizione regionale del 2 febbraio 2024 si fa riferimento alla nascita di un nuovo comprensivo con l’Istituzione di una nuova scuola secondaria di IGrado. Tale decisione della Regione Campania appare, ni tutto li suo modus operandi, alquanto anomala nell’aspetto formale e procedurale, non essendo quest’ultima essere stata contestualizzata, concertata, condivisa, discussa né tanto meno conosciuta dalle parti interessate: ENTE LOCALE, Istituzioni scolastiche e Stakeholder interessati ed organi collegiali, con le rappresentanza genitoriali ad esse collegate. E’ con stupore che ora si apprende che dal 2025 26 sarà operativo un nuovo comprensivo con una nuova scuola secondaria che non trova giustificazione nei numeri attualmente presenti nell’intero bacino di utenza del comune di Nocera Superiore. Attualmente li numero degli alunni sull’intero territorio comunale si attesterebbe sui 1.800 o poco piu (1.100 per l’IC Fresa Pascoli e 750 per li primo circolo). Tale cifra è ai limiti per la creazione e rimodulazione di una seconda autonomia in quanto un’ulteriore adeguamento e dimensionamento sullo status quo metterebbe a rischio entrambi le autonomie scolastiche destinate a scendere ( anche con li calo demografico fisiologico di questi anni sotto la soglia fatidica imposta dal legislatore di 961 unità) lasciando da qui a qualche anno le scuole autonome entrambi sottodimensionate. Ecco perché, anche per questo, in un fatato ma non lontano consiglio comunale monotematico del 23 novembre 2023, dove hanno partecipato anche i due DS del Primo Circolo e dell’Istituto comprensivo, si era giunti alla conclusione condivisa, concertata ed auspicata di mantenere in vita le due autonomie scolastiche senza frammentare la scuola secondaria di primo grado. Ora si apprende, senza nessuna consultazione, né informazione e sembra, senza nessun atto giustificativo e motivazionale né a monte né a supporto, della nascita di un nuovo comprensivo. Tale parto, nella sua improvvisa gestazione e nascita, porta in sé tanti interrogativi e mi lascia in quanto DS e uomo di scuola alquanto sconcertato non avendo a supporto nessuna motivazione di ordine pedagogico, formativo, logistico e procedurale. Nella sua improvvisazione e modalità comunicativa emergono evidenti lacune o quantomeno carenze formali asostegno della procedura. Non si conoscono, allo stato attuale le motivazioni, in quanto dopo esplicita richiesta e interrogativo al sig. Sindaco di Nocera Superiore si apprendeva con stupore che questi ne era allo scuro. Ne tanto meno nel dispositivo di nuovo dimensionamento si fa riferimento ai presupposti procedurali che hanno portato alla nascita di un secondo comprensivo. La nascita di quest’ultimo I.C. appare quindi, di conseguenza, per le motivazioni espresse, un parto improvviso con li bambino lasciato sulla strada in attesa di un 2025 e 2026 ancora lungo da venire. L’anomalia comunicativa temporale del provvedimento appare in tutta la sua procedura alquanto lontana dagli intenti del legislatore nazionale. Se è vero che li parametro minimo dell’autonomia scolastica e’ di n. alunni 961 che senso ha andare a dimensionare e toccare indirizzi di studio e codici delle scuole senza la possibilità nel lungo periodo di consolidare adeguatamente le due Istituzioni a livello dei parametri minimi e nel rispetto del condizioni espresse dal legislatore a livello nazionale. Sarebbe stato, pertanto più razionale e più utile in questa fase mantenere lo Stato quo delle due autonomie senza destrutturarle nella loro continuità e senza alterarne le condizioni che altrimenti porterebbe ad una frammentazione e disarticolazione di una scuola secondaria di primo grado sul territorio; destrutturazione questa che sicuramente, se attuata, negli anni futuri sarà’ foriera e motivo di alterazione e di mancata uniformità e di unitarietà nell’azione formativa, didattico/educativa come è stato già negli anni passati. Ma anche se questo fosse stato auspicabile e possibile questo andava fatto nei crismi e nel rispetto di criteri di collegialità, di contestualizzazione, di discussione e di condivisione, nonché di dovuta informazione che non vi è stata in maniera più assoluta. Con li triste risultato che da oggi, con questa disposizione improvvisa temporalmente, si minerebbero le basi per un approccio sereno e tranquillo anche rispetto a quella che sarà la predisposizione di aspetti logistici come quelli delle strutture scolastiche in linea con la proposta. Strutture scolastiche a disposizione dell’Ente Locale e del Sindaco che peraltro risulterebbe non essere stato informato. E’ mancato evidentemente, nell’atto, la dovuta pianificazione e informazione che avrebbe certamente portato ad una migliore metabolizzazione e all’attuazione di percorsi di miglioramento degli stakeholder che invece non sono stati per niente interessati e coinvolti. Cosa mi rimane dalla full immersione della nostra comunità scolastica e di me come DS dopo l’esperienza della scuola sul “dimensionamento”. Quello che ho sempre sostenuto …. Ciò che sta accadendo a scuola, in questo presente senza durata, è l’abdicazione della riflessione nel suo ruolo di vigilanza di questa apertura al mondo esterno. L’imporsi di modelli di comportamento reattivi e spontanei, li diffondersi di un’anestesia empatica, li propagarsi di un sentimento di precarietà sostengono una relazione con l’ambiente largamente dominata dalle strutture inconsapevoli e inconsce della mente. Dunque questa vicenda ultima del dimensionamento qui a Nocera Superiore testimonia sempre più un presente che sta sacrificando la funzione ristrutturante, critica e introspettiva del pensiero, necessaria per distanziarsi dell’automatismo autopoietico – emotivo e cognitivo – e produrre aperture capaci di innescare intenzionali e consapevoli cambiamenti di valore. pag.3 Occorre viceversa allora un pensiero e una straordinaria volontà, per modificare le regole della nostra identità, protette dalla possente e predominante azione della nostra mente autopoietica. Un pensiero e una volontà che sappiamo vedere che possiamo mutare e transitare verso altre identità, senza perderci. Senza smarrirci nei meandri di scelte che già a breve nei prossimi anni saranno di nuovo ridiscusse. Per essere più chiari li bacino di utenza degli alunni dell’intero territorio di Nocera Superiore attestati su una soglia di 1.800 e poco più non giustificava assolutamente una rivisitazione del quadro delle autonomie. Viceversa imponeva quanto meno una continuità (sempre con le due autonomie ma con una sola scuola secondaria) così come era emersa dal Consiglio monotematico sulla scuola con la presenza del Sindaco del 23 novembre 2023. Pertanto, alla luce di quanto esposto ed espresso, nel grido di dolore, nel bene e nel rispetto dell’offerta formativa così qualitativamente espressa e percepita sul territorio, s i chiede d i rivedere il provvedimento e di lasciare inalterato il quadro delle autonomie scolastiche sul territorio di Nocera Superiore.
Le conclusioni
Niente di nuovo sotto il sole! Con l’unica connotazione di essere stati inascoltati o quantomeno incompresi. L’assetto e la panificazione delle scuole sul territorio non e’ una materia di esclusiva competenza regionale ma implica a monte un’idea di politica scolastica di breve e lungo periodo nell’ottica di una continuità in linea con la normativa vigente che è palesemente disattesa. Dispiace constatare dall’intervista dell’assessore all’istruzione questa abdicazione ad azioni concertative e di presa in carico delle istanze che vengono dal nostro Istituto Comprensivo! Una seconda scuola secondaria a Nocera Superiore e’ aprire spiragli di ritorno al passato! In un passato non molto lontano che veda la FRESA e la PASCOLI! Sembra un film “ritorno al futuro “. Tutti sanno bene che, con il calo demografico, tra alcuni anni si ritornerà inevitabilmente ad un solo istituto comprensivo! Il fatto di non comprendere e non immaginare il futuro imminente e’ segno di non voler guardare avanti con lungimiranza! Il nostro Istituto continuerà nel nostro lavoro ancora con maggiore entusiasmo e vicinanza all’utenza con la passione pedagogica che ci ha sempre contraddistinto. Ma possiamo dire ed affermare che la politica delle e sulle scuole e’ un’altra cosa! In un tempo non lontano ci si renderà conto che nel gioco dell’oca sulle scuole ci si perde e ci si allontana dal traguardo più grande! Di mettere gli alunni e gli studenti al centro! Bastava ascoltarli un po’ in più in una comunità scolastica che non aveva bisogno di discontinuità ma di sostegno e condivisione! Che purtroppo, dispiace, dirlo non vi è stata!